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di Daniele Bovi Le grandi brass band non sono morte e il concerto di ieri sera all'Arena Santa Giuliana ne è la dimostrazione. L'orchestra del Jazz at Lincoln, guidata dal grande Wynton Marsalis, è forse la più grande in circolazione. Per il pubblico di Uj 2009 Marsalis e i suoi quindici elementi hanno riproposto il concerto tenuto lo scorso gennaio a Washington in occasione dell’insediamento alla Casa Bianca del nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Una serata all'insegna dello swing duro e puro con incursioni nel blues e nella tradizione del New Orleans style. Saccheggiato e riarrangiato a piene mani il repertorio di Thelonious Monk: al lirismo asciutto di Melodious (come lo chiamava la moglie tuttofare Nellie), è stato aggiunto quel surplus di energia in più che un ensemble di questo livello è in grado di sprigionare. "We see", "Light blue" e "Epistrophy" sono stati i pezzi di Monk proposti ai quattromila dell'Arena di ieri sera. E poi ancora "Up fron down" di Gardner (uno dei musicisti dell'orchestra), "Blues Walk" di Donaldson e "Peace" dell'eclettico Horace Silver. Il fenomeno Cafiso non incide in realtà molto nella serata, entrando in scena per gli ultimi tre pezzi senza lasciare la zampata che ci si aspettava da un talento così grande. Per quanto riguarda questa sera invece, protagonista assoluta all'Arena sarà la black music in tutte le sue sfaccettature con Maceo Parker e il "Vescovo del soul" Solomon Burke. In particolar modo per quest'ultimo lo spettacolo è assicurato. A mezzanotte per il Round Midnight del Morlacchi invece, spazio al al terzo concerto dei sei dell'AACM Great Music Ensemble con il trombonista-professore George Lewis, il tutto diretto da Mwata Boden Condividi