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Le PMI dell'orvietano appartenenti al sistema Confapi riconoscendosi pienamente nelle parole di Lamberto Cardia, presidente della Consob che parlando a Milano ha affermato che “gran parte delle imprese medio-piccole, potrebbe correre rischi di asfissia finanziaria”, denunciano sul territorio una situazione ormai al limite. Una sofferenza che deriva, soprattutto in questi ultimi mesi, da una carenza di liquidità dovuta al mancato pagamento dei crediti da parte dei clienti, siano essi pubblici o privati. “Il sistema – afferma il Presidente di Confapi Terni Carlo Salvati a nome degli iscritti di Orvieto – rischia lo stallo”. “Nell’orvietano stiamo assistendo giorno dopo giorno ad un crescendo delle difficoltà nelle piccole e medie industrie. Su 1800 realtà oltre il 60% è in grave sofferenza e ad oggi l’assenza di prospettive risolutive, sta gettando gli imprenditori in una profonda incertezza, poiché – afferma Salvati - sono proprio le nostre PMI ad essere esposte ai rischi maggiori”. Un forte appello pertanto Confapi Terni, che ad Orvieto è operativa con una propria sede e conta numerosi iscritti, intende rivolgerlo alle istituzioni locali affinchè mettano in campo in tempi rapidi e certi i necessari strumenti per fronteggiare la crisi: in primis la velocizzazione dei pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni e seri sostegni ai fondi di garanzia gestiti dalle associazioni di categoria. “La stasi del periodo estivo – afferma Salvati – e le prossime scadenze fiscali lanciano serie preoccupazioni per la ripresa di settembre che in assenza di provvedimenti tempestivi, mostrerà pesantemente le conseguenze della congiuntura sfavorevole”. “Ciò che occorre – prosegue Salvati – è una soluzione concertata che da un lato possa favorire il ripristino naturale del sistema, con la ripresa puntuale dei pagamenti e dall’altro presentare un credito più flessibile e pronto a sostenere le aziende”. Un appello ancora più forte infatti Carlo Salvati lo rivolge proprio agli istituti bancari, perché l’attuale sbarramento del credito che non offre alternative alla sopravvivenza stessa delle aziende, venga allentato e vengano offerti prodotti finanziari capaci di traghettare le aziende fuori dalla crisi che sta toccando in queste settimane uno dei momenti più acuti. Confapi Terni dal suo canto è già al lavoro sul fronte del credito: attraverso Apifidi Umbria negli ultimi mesi sono state individuate numerose linee di credito grazie ad intese con banche del territorio che a differenza dei grandi gruppi mostrano una maggiore disponibilità. Confapi Terni in questa fase sta monitorando la situazione del territorio orvietano fornendo alle aziende associate tutto il supporto necessario per gestire l’emergenza e in vista della ripresa di settembre ha in cantiere una serie di iniziative per fare il punto della situazione e per avanzare alle istituzioni territoriali un pacchetto di proposte concrete per sostenere il patrimonio rappresentato dal tessuto economico locale. Condividi