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di Nicola Bossi Sono 7mila i lavoratori umbri per i quali sono state avviate le procedure per la cassa integrazione in deroga in Umbria. Un dato - fornito dalla Cgil, Cisl e Uil - allarmante che rischia di toccare quota 10mila con la chiusura di stabilimenti prevista per ottobre-novembre. Il dossier dei sindacati non si limita ai numeri ma parla anche di situazione intollerabile dato che il gran parte di questi lavoratori da gennaio non hanno ricevuto nessun denaro di sostegno, nonostante le promesse di rapidità del Governo. Tutto questo per via dei ritardi derivanti dai Decreti di assegnazione delle risorse che solo ieri sono stati sbloccati. "Ora che la convenzione INPS – Regione Umbria è stata sottoscritta" spiegano in una nota i vertici dell'ex triplice sindacale - "il Decreto del Ministero per sbloccare i fondi e assegnare le risorse alle Regioni è stato firmato, l’INPS deve accelerare le procedure di liquidazione delle domande soprattutto nella sede di Perugia, dove si registrano i maggiori ritardi, potenziando il servizio con personale adeguato". Per queste ragioni i sindacati dell’Umbria hanno chiesto la convocazione di un urgente incontro con la Regione affinché pretenda la rapida erogazione delle risorse sbloccate ed il rapido pagamento utilizzando le risorse residue che in questa Regione ci sono, oltre che per chiedere un adeguato aumento delle stesse, per far fronte a questa fase transitoria in attesa di attivare un sistema definitivo e condiviso per il restante periodo del 2009 e l’anno 2010. Condividi