di Nicola Bossi
Una novantina i nomi presi in considerazione dalla Procura di Perugia sul caso minimetrò che al momento ha prodotto un avviso di garanzia a Renato Locchi, l'ex sindaco di Perugia, per aver avvantaggiato la società che gestisce il nuovo impianto di mobilità alternativa in città. Il teorema dell'accusa: espropri di terreni non regolari - dove far passare il minimetrò - e il ruolo del partner pubblico che attraverso bilanci comunali presunti artefatti ha attinto a fondi per la mobilità per poi metterli sulla struttura senza far tirare fuori denari ai soci privati.
L'inchiesta starebbe ora valutando il ruolo di imprenditori, ex assessori, funzionari e dirigenti del comune che hanno avuto a che fare con la messa in marcia del minimetrò. I testi sono particolarmente tecnici tanto che le difese si sono prese alcuni giorni prima di fare delle esternazioni sull'inchiesta.
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