di Elio Clero Bertoldi
Il dipinto di oggi raffigura Madame du Barry (1743-1793), opera della pittrice Elisabeth Vigèe Le Brun (1755-1842), una delle più apprezzate ritrattiste della sua epoca. 
La tela si trova esposta al “Philadelphia Museum of art” e ritrae la Du Barry all’età di 38 anni.
Marie Jeanne Bècu - questo il suo vero nome - poi contessa du Berry, non era una nobile ma una popolana: figlia di una sarta e, forse, di Jean Jacques Baptiste de Vaubernier, un prete (la donna si firmerà sempre come 'de Vaubernier') e visse a Vaucouliers fino a quando la madre si trasferì a Parigi come cuoca, protetta da un ricco banchiere. 
Qui Marie Jeanne venne mandata in collegio dalle dame di Saint-Aure e vi rimase una decina di anni, imparando a leggere e scrivere, ma anche la matematica, la geografia, la musica, il ricamo. 
Lavorò per qualche mese come parrucchiera e poi entrò al servizio di una nobildonna nel castello di La Courneuve.
A 19 anni, bella com’era, divenne amante di Jean Baptiste conte du Barry-Cérès e poco dopo del maresciallo Richelieu, che la presentò al re Luigi XV, rimasto abbacinato dalla sfavillante bellezza e dal brio della giovane. 
Il sovrano, che aveva 58 anni, si innamorò follemente della nuova fiamma, nel frattempo fatta sposare (nubili e non nobili non avevano accesso a corte) con il conte Guillaume Du Barry, immediatamente spedito nella lontana (da Parigi) Linguadoca. 
Il 22 aprile 1769 la contessa varca le porte di Versailles. Contrariamente alla Pompadour, la nuova favorita non si interessa minimamente di politica, ma “soltanto” di intrighi di corte. Dal re ricevette in dono il castello di Louvanciennes. Alla morte del sovrano (1774), la du Barry fu bruscamente allontanata dalla corte e addirittura imprigionata da Luigi XVI e da Maria Antonietta, che le era particolarmente ostile, ma successivamente potè tornare a Louvanciennes, dove allacciò una relazione col conte, e poi, duca, Luis de Cossé-Brissac. 
Fu la Rivoluzione a strapparla via, anzitempo e crudelmente, dalla vita. Dopo le esecuzioni di Luigi XVI e di Maria Antonietta, a salire sul patibolo toccò anche al duca de Cossé-Brissac, già comandante della guardia reale e, più tardi, pure alla Du Barry, giustiziata l'8 dicembre 1793 in Place de la Concorde. L’accusa: cospirazione contro la Rivoluzione. 
Marie Jeanne aveva appena 50 anni (sebbene al processo avesse dichiarato, con civetteria tutta femminile, di averne 42) ed era ancora molto bella.

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