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Come in altre regioni, anche in Umbria si registra un ritardo non più tollerabile nella attuazione degli impegni del Governo in merito alle risorse finanziarie per gli ammortizzatori sociali in deroga. Lo denunciano Cgil Umbria, Cisl Umbria, Uil Umbria con una nota nella quale ricordano che dal 27 di aprile scorso sono state avviate 616 procedure per l'utilizzo della cassa integrazione in deroga che coinvolgono oltre 7.000 lavoratori e che la maggior parte di loro non ha ricevuto ancora nessuna indennità. "Altro che Casse integrazioni approvate in qualche giorno e pagate in un mese. Il Ministro Sacconi continua a fare propaganda sulle pelle dei più esposti. Le regioni approvano, lui non paga ed i lavoratori aspettano". "Da gennaio - spiegano ancora i sindacati - sono ormai migliaia i lavoratori che non percepiscono alcun sostegno al reddito. In una simile situazione non vi è la certezza che le CIG vengano pagate a breve. Anzi, si corre il rischio concreto di dover aspettare ancora mesi per la loro erogazione". "La realtà ci porta a ritenere che le risorse assegnate siano virtuali, più propagandistiche che effettivamente disponibili. Le poche risorse reali sono rese disponibili solo con il contagocce nel più totale disprezzo per i lavoratori in difficoltà". Per queste ragioni CGIL CISL UIL dell’Umbria hanno chiesto la convocazione di un urgente incontro con la Regione affinchè essa pretenda lo sblocco delle risorse assegnate e il rapido pagamento utilizzando le risorse residue che in questa Regione ci sono, oltre che per chiedere un adeguato aumento delle stesse. Condividi