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L'articolo apparso a firma del Consigliere regionale Tippolotti sul Corriere dell'Umbria offre indubbiamente spunti di riflessione sul tema della crisi della politica e sulle “nobili” aspirazioni a cui i partiti dovrebbero dare corpo ed anima. Un tema questo che ha attraversato tout – court il dibattito dell'ultimo congresso del Partito della Rifondazione Comunista umbro e al quale, magari, il consigliere Tippolotti avrebbe potuto apportare un contributo importante se avesse scelto di partecipare ai lavori invece che disertarli. Rispetto alle neanche troppo velate critiche che dallo scritto vengono mosse al PRC vorremmo ricordare al consigliere Tippolotti che Rifondazione Comunista dell'Umbria è stata determinante per la vittoria del centrosinistra nelle province, nei capoluoghi e in importanti comuni della nostra regione: un risultato elettorale che conferma il partito terza forza politica regionale. A questo si aggiunga il contributo che il Prc ha dato per l'elaborazione di una piattaforma programmatica avanzata, che ha affrontato un altro tema importante, quale quello del modello di sviluppo per l'Umbria, dopo il clamoroso fallimento della politica delle tre “C”. Diversamente, rileviamo il risultato di Sinistra e Libertà, arcipelago di forze eterogenee, dove indiscutibilmente il Partito Socialista esprime egemonia politica, culturale ed organizzativa come i risultati elettorali stanno a dimostrare. Le chiacchiere stanno a zero, solo i socialisti eleggono e gli altri stanno a guardare. D'altra parte solo la straordinaria generosità di Rifondazione Comunista ha concesso a personaggi politicamente irrilevanti di assurgere al massimo consesso della regione dell'Umbria con ruoli ed incarichi di tutto rispetto, di cui oggi si fatica a ricordare le lamentele. Ben altre sono le direzioni dove il consigliere dovrebbe rivolgere lo sguardo per denunciare giravolte spregiudicate e ed elemosine di briciole. In ultima battuta siamo consapevoli che le lacerazioni e lo stallo del Partito Democratico rischiano di diventare un fattore implosivo per tutta la sinistra, la società e le istituzioni. Dovrebbe invece chiarire, il consigliere Tippolotti, cosa pensa dell'idea di ampi settori del suo movimento che già vedono l'ingresso nel Pd come il naturale approdo di Sinistra e Libertà, un progetto che ha portato lo stesso Sansonetti ad ipotizzare una candidatura di Vendola alla segreteria dei Democratici. Crediamo anche noi che occorra una decisa inversione di tendenza per recuperare un rapporto ed una fiducia con i cittadini ed i lavoratori, stanchi di assistere allo spettacolo di una classe dirigente che tenta di difendere piccoli interessi di bottega spacciandoli per grandi investimenti ideali o che cercano disperatamente una legittimazione ad esistere, anche dallo stesso Pd, che poi non trova riscontro nei risultati elettorali. Avvertiamo la necessità di un ulteriore rilancio dell'iniziativa programmatica ed organizzativa della coalizione per traghettare l'Umbria in questo scampolo di fine legislatura e avanziamo la proposta a tutti coloro che ritengono urgente cambiare la società, a partire dalla sua gerarchia sociale, di costruire assieme a noi una nuova sinistra di alternativa autonoma politicamente e culturalmente dalla socialdemocrazia e dal Pd, alternativa irriducibile al liberismo ed alle destre. In sostanza oggi bisogna decidere se si vuole proseguire, innovandoli, nella tradizione e nell'insegnamento tracciato da Enrico Berlinguer o in quello di Bettino Craxi. O l'uno o l'altro, con coerenza e indispensabile onestà intellettuale. Condividi