di Orietta Bonifazi STRONCONE – Piazza della Libertà si è riempita di gente stamattina, accorsa alle 11 a chiedere chiarimenti al sindaco di Stroncone, Nicola Beranzoli, sull’impatto che l’incendio della Ecorecuperi di Vascigliano sortirà sulla propria salute e sulle colture e sulla tutela improntata dal Comune. Protesta di persone arrabbiate e impaurite, venute con casse di insalata, zucchine e melanzane non più commestibili. E anche persone con tanta voglia di sapere, di confrontarsi e cooperare per il bene di un’intera comunità a rischio. Ma il sindaco non si è presentato, “non aveva saputo della manifestazione” ha riferito l’assessore Quintili alla piazza delusa. In compenso c’era Cristian Spina, capogruppo di minoranza del Pd in consiglio comunale, che ha invece specificato di aver informato egli stesso il sindaco e l’ex sindaco della manifestazione di stamani. Spina ha parlato alla folla lanciando una petizione popolare con raccolta firme, che raccoglie l’istanza del Comitato di Vascigliano e di Legambiente di compattarsi con le forze politiche per fronteggiare l’emergenza del territorio. E l’unione è nata in piazza, balzata agli occhi dalla presenza di Spina a fianco di Dino Grimani (La Destra), e poi di Legambiente, dei comitati, dei cittadini, al di là dei colori politici che invitano le istituzioni, Regione, Provincia, Arpa, i Comuni di Stroncone, Terni e Narni, la Forestale e la Prefettura, per trovare risposte a domande impellenti: i dati degli inquinanti e i tempi del loro smaltimento, che fare a tutela della salute, come mettere in sicurezza l’area durante il trasporto in discarica del materiale bruciato residuo, e come risarcire i danni del “disatro ecologico” si legge nella petizione dove si chiede un monitoraggio di bambini, donne incinte e anziani, e controlli sulle aziende della zona industriale e sui prodotti ortofrutticoli. ll confronto con il Comune è stato di nuovo fissato: lunedì 13 alle 10. Condividi