Orietta Bonifazi
TERNI - Dal disco d’esordio del 72, Aspettando Godot, che ammicca a sonorità di Fabrizio De André e di Francesco Guccini che gli ha aperto la strada discografica, al celebre “Ho visto anche degli zingari felici”, del 76, a forte vocazione politica, al suo ultimo volto dal vivo degli anni Novanta accompagnato da Paolo Capodacqua e la sua mitica chitarra. Ne ha percorsa di strada Claudio Lolli, che stasera sarà in concerto al Caos, il Centro Arti Opificio Siri, alle 21:30, in una serata live in ricordo di Ivan Della Mea, in anteprima nazionale.
Un evento nel calendario del festival “Maree culture in viaggio”, promosso dall’Arci e dal Comune di Terni, quest’anno alla sua decima edizione. Accompagnato da Capodacqua, e da Nicola Alesini al sassofono e ai lops elettronici, il “maestro” della musica italiana d’autore, lo scrittore, il poeta del disincanto che tra critica spregiudicata e vissuto esistenziale ha scolpito in musica i sogni, le delusioni e la rabbia di una generazione, quella dei ventenni degli anni Settanta, stasera con Lovesongs, il suo ultimo album appena uscito ad aprile, ricreerà le atmosfere più poetiche della sua storia musicale, aprendo agli innumerevoli fan, vecchi e nuovi, la sua anima di “innamorato”.
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