Dietro la tela un mistero familiare: Leon era o no figlio di Manet?
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - L’opera di oggi, che si trova al Museo d’Orsay di Parigi, si intitola “La lettura” ed è stata dipinta da Eduard Manet (1832-1883).
L’artista ritrae la moglie Suzanne Leenhoff (1829-1906), pianista, olandese e il figlio di lei (sulla destra con un libro in marmano), Leon Leonard Koella, non riconosciuto dal pittore.
I due si erano incontrati nel 1849/50 - lei dava lezioni di piano al fratello minore di Eduard, Eugene nella abitazione dei Manet, alta borghesia parigina - ed erano convolati a nozze dieci anni più tardi a Zaltbommel, in Olanda. Si presume che Leon (1852-1927) fosse figlio del pittore o del padre di lui Auguste, deceduto un anno prima delle nozze della coppia. Resta il fatto che alla morte Manet lasciò l’eredità intera alla moglie ed a Leon, che chiamò sempre “padrino” l’artista e che divenne un bravo musicista.
Suzanne entrò anche come modella, e più volte, nelle opere di Eduard. Lei sopravvisse al coniuge ben oltre un ventennio e si spense a 77 anni. Riposa accanto al marito - che ebbe una vita sregolata e la tradì più volte - nel cimitero di Passy.

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