Federico Santi, membro del circolo 'Roberta Bolli'. Segreteria Provinciale PRC, responsabile lavoro, economia, trasporti
MARSCIANO - Ieri, 9 luglio 2009, si è insediato il Consiglio comunale di Marsciano dopo le 'strane' elezioni che hanno portato al ballottaggio Todini detto 'il Delfino' e Ranieri detto 'Sabatino'
Un PD spaccato e in confusione cronica, sorretto tenacemente dai socialisti marscianesi e quattro cespugli tanto accondiscendenti quanto lillipuziani contro una coalizione eterogenea e sicuramente nuova rappresentata da Marsciano democratica (per davvero!), Movimento per la qualità della vita e una Rifondazione Comunista in grande spolvero da doppia cifra; il PDL? Non pervenuto, diviso ancora fortemente, a Marsciano più che altrove, tra l'anima politica e un po' retrò di AN e l'avventurismo catto-craxiano dei moderati.
Niente di particolare alla prima perché il Delfino chiacchieroniano non è riuscito a sfornare nemmeno il discorso programmatico stretto com'è tra un PD in rivolta (nemmeno un'assessore di origine DS) commissariato dai democristiani e compagni di viaggio tanto 'piccoli' quanto voraci.
L'unico passaggio politico di un certo spessore è stata la richiesta, da parte del capogruppo di Rifondazione Mattioli, dell'istituzione della commissione vigilanza e controllo che, seppure da statuto sia considerata permanente e quindi obbligatoria, era stata 'stranamente' dimenticata in sede di conferenza dei capigruppo.
La composizione delle commissioni, in particolare la seconda (bilancio), fa intravedere sviluppi interessanti perché prevede tre consiglieri di maggioranza e tre di opposizione; una condizione incredibile per chi, come il sottoscritto, ha vissuto la pax chiacchieroniana con un consiglio composto con un bulgaro 17 a 3 di cui, uno dei tre, era Regni (UDC) l'attuale assessore al bilancio.
Si avete capito bene, la storia dell'imperdibile Marsciano oramai da tre legislature è fatta di questo meccanismo: il più moderato e tutto sommato preparato consigliere di opposizione (nel '99 Zucchettini Forza Italia, nel 2009 Regni UDC) passa al centrosinistra che così progressivamente scivola sempre più a destra, ma salva le apparenze con un sindaco con un 'pedigree' rigorosamente post-comunista (Chiacchieroni, Todini).
Il mix di militanza secolare e poteri forti (che alle politiche votano PDL) riesce così a mantenere il potere da 60 anni anche se oramai scricchiola visibilmente come ha dimostrato lo scarto modestissimo (700 voti) dell'ultima tornata elettorale.
Il voto del presidente del consiglio ha evidenziato, con il suo 14 a 7, che già un consigliere di minoranza del centrodestra (catto-craxiano?) ha lanciato un messaggio di non belligeranza al Delfino..... che si stia già preparando la rielezione del 2014?
Fortunatamente in questo scenario tiene alta la bandiera della sinistra il PdCI, che a Marsciano prende 201 voti (1,9%) e, visto lo straordinario risultato, si aggiudica l'assessorato ai trasporti e ai parcheggi (?) e si avvia, unico in tutta Italia, a partecipare ad una giunta insieme all'UDC (260 voti, 2,4%); sarebbero costoro gli esponenti perugini del partito che dovrebbero dar vita, insieme a Rifondazione Comunista, Socialismo 2000, consumatori uniti, associazioni e liberi cittadini alla Sinistra d'alternativa?
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