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PERUGIA - Dire che in casa socialista le acque sono agitate ci pare un eufemismo, quello che si prospetta per questo fine settimana per il Psi rassomiglia più ad uno tsnunami tanto il livello dello scontro in atto fra le diverse componenti di quel Partito si è fatto agitato. Per sabato e domenica prossimi è stato convocato il Consiglio Nazionale per decidere, almeno nelle intenzioni del segretario Riccardo Nencini, di dare continuità all'esperienza di Sinistra e Libertà, l'accordo elettorale con Sinistra Democratica, Verdi, Movimento per la sinistra di Nichi Vendola e Unione per la sinistra degli ex Pdci, che è stato messo in piedi alle europee nel tentativo poi fallito di superare il quorum. Il segretario socialista vorrebbe riproporre questa esperienza anche per le prossime regionali del 2010, nella prospettiva di arrivare ad un soggetto unico vero e proprio, se non che sta incontrando in casa sua non poche resistenze. Una sopra tutte le altre: quella di Bobo Craxi che da questo orecchio proprio non ci vuole sentire. Il rampollo di Bettino dice che non può accettare "la diluizione dello storico Psi in un amalgama privo di vera identità, senza passato e senza futuro", per cui ha chiesto un congresso contestando i metodi di Nencini. A complicare ulteriormente le cose ci si è messa poi la sospensione dal partito inflitta a Gianni De Michelis, per tre mesi, perché colpevole di aver parteggiato a Perugia per una lista locale non riconosciuta dalla segreteria: quella della Girolamini, per intenderci. L'assenza dal Comitato Nazionale di De Michelis, altro fiero avversario della soluzione "Sinistra e libertà" favorisce certamente Nencini, ma è comprensibile che qualsiasi decisione presa alle sue spalle spingerà ancora di più l'ex ministro veneziano a rompere i ponti con la maggioranza, alimentando quella sciagurata diaspora socialista che in Umbria ha già prodotto guasti consistenti (vedasi, ad esempio, la fuga di non pochi esponenti verso la sponda di centro destra, come nel caso ultimo dell'ex consigliere comunale Massimo Perari). C'è dunque da attendersi che la maretta nazionale si trasferirà assai presto anche da noi, tanto più che Bobo Craxi pare abbia tutte le intenzioni di non mollare. "De Michelis non merita - ha detto - questo trattamento. E soprattutto non si decide di porre fine all'esperienza dei socialisti senza neppure convocare un congresso. Questi metodi e queste scelte paludate hanno allontanato dal partito moltissimi socialisti fino a ieri intenzionati a rientrare". "Sono stupefatto - e' stata la replica stizzita di Nencini - delle critiche di Bobo Craxi. Ricordo solo che anche lui, nell'ultima direzione dopo le elezioni, ha approvato il documento in cui si confermava la volontà di andare avanti con Sinistra e Libertà. Comunque sabato si riunisce il consiglio nazionale e in quella sede anche Bobo potrà esprimere nel modo migliore le sue critiche e le sue idee". Tutto è dunque rinviato a questo fondamentale appuntamento, l'occasione nella quale si procederà proprio all'analisi del voto europeo e amministrativo e si parlerà delle future alleanze politiche. Intanto, il botta e risposta va avanti sul web. Dal suo sito, socialist.it, Craxi accusa di "censura politica" l'indirizzo web di S&L per non aver pubblicato l'opinione di un simpatizzante socialista e questo gli fa dire: "I fatti si commentano da soli. Molte cose sono 'sinistre' e poche danno l'idea della libertà". Condividi