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di Orietta Bonifazi Grande attesa a Stroncone per le analisi dell’Arpa sulla quantità di diossina e Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici) dispersi nell’aria delle zone abitate di Col martino, Stroncone paese e Vascigliano: i risultati saranno resi noti oggi pomeriggio (venerdì 10) o al massimo domani. Intanto, mentre il pm Elisabeta Massini indaga sulle cause dell’incendio del capannone della Ecorecuperi, contenente metallo e plastica triturati dell’autodemolizione, i residenti temono per le ripercussioni sulla propria salute e sulle colture della zona di quel rogo durato una settimana, e spento martedì grazie al lavoro ininterrotto dei vigili del fuoco del Centro Italia e del temporale. Il fumo si è esteso del resto nei dintorni, e la puzza è arrivata fino ai Prati, a quota mille metri, così che in via cautelativa i sindaci di Stroncone, Terni e Narni, in accordo con Arpa e Asl, hanno firmato un’ordinanza per vietare il consumo e la commercializzazione di tutti i prodotti ortofrutticoli e cerealicoli (destinati sia a persone che animali) nel raggio di 3 chilometri dalla zona dell’incendio. Intanto il laboratorio mobile della Provincia di Terni per l’analisi della qualità dell’aria ha registrato ieri mattina (giovedì) nella zona della Ecorecuperi una concentrazione media di Pm 10 pari a 10 microgrammi per metrocubo, dunque entro la soglia legale (di 50 mcg/mc). Al di sotto della soglia anche gli altri inquinanti monitorati ieri dalla Provincia: il monossido di carbonio (0,8 mcg/ mentre il limite è a 10), gli ossidi di zolfo (1,15mcg/mc mentre il limite è a 350) e gli ossidi di azoto (4 mcg/mc mentre il limite è a 200). Nella zona dell’incendio mercoledì c’è stato l’allarme Pm 10 che aveva raggiunto 550 mcg/mc, con un picco alle 11 di 900 mcg/mc. Martedì a preoccupare era stata la diossina, e sempre nei pressi del rogo il benzo-a-pirene di circa 10 volte oltre il limite. Condividi