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PERUGIA - Il Gruppo provinciale e la segreteria provinciale del PRC (Enrico Flamini), attraverso un comunicato stampa diffuso oggi, manifestano soddisfazione per l’elezione a Presidente della III Commissione Consiliare Provinciale del Consigliere Luca Baldelli. “Si tratta - si legge nella nota - di un risultato politico importante e significativo, che, unito alla riconferma del compagno Giuliano Granocchia ad assessore con delega alle Politiche del Lavoro, all’Offerta formativa e ai Servizi alle imprese, ci permette di affermare con orgoglio che il peso specifico del Partito della Rifondazione Comunista in seno all’Amministrazione provinciale non è stato minimamente scalfito rispetto alla consiliatura precedente". "Rispetto all’elezione per il Presidente del Consiglio, il Gruppo provinciale e la segreteria provinciale del PRC sottolineano che la scelta di Luciano Bacchetta è stata, in quanto espressione compatta di tutta la maggioranza, una scelta volta ad assicurare, responsabilmente, l’avvio rapido dei lavori del Consiglio, in una fase in cui l’esigenza di rispondere in maniera decisa ai problemi della collettività è più forte che mai e non può essere assolutamente messa in secondo piano da balletti partitici, veti, personalismi di bassa lega e pratiche che, se attuate, avrebbero avuto il solo effetto di far perdere tempo prezioso alla vita dell’istituzione Provincia e di rafforzare il centro – destra, che su divisioni interne alla maggioranza aveva puntato tutte le sue chance". "Tutti lussi, questi, che nessuno, tanto meno la sinistra, può permettersi, specie dopo i risultati delle ultime elezioni. Il gruppo del PRC ha trovato opportuna per tutte queste ragioni la convergenza sul nome di Bacchetta, anche e soprattutto dopo aver constatato che sul nome di Daniela Frullani, proposto in prima battuta dal PRC, non si era registrato il sufficiente gradimento da parte delle altre forze politiche, compresa l’UDC, che con il consigliere Ronconi ha stroncato dall’inizio la possibile candidatura di Daniela Frullani in nome di vecchie e logore posizioni ideologiche e partitocratriche, salvo poi parlare di seduzioni e di abbandoni da parte del PRC". "Le linee di azione del nuovo Consiglio provinciale, come Rifondazione ha rimarcato, dovranno essere improntate ad uno stretto e costruttivo rapporto con i diversi territori, nonché ad un rapporto con l’Esecutivo incentrato sulla vivacità e la propositività, senza atteggiamenti subalterni che mortificherebbero la vita del Consiglio stesso riducendolo a puro organo di ratifica di pratiche e decisioni già adottate”. Condividi