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La Cgil dell'Umbria, le Camere del Lavoro di Terni e Perugia esprimono profonda preoccupazione per la situazione che si è generata alla Acas Service Srl di Orvieto, l'azienda di Call Center al centro di una clamorosa vicenda di evasione fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza. Prima di tutto l'allarme del sindacato è collegato alla prospettiva occupazionale delle centinaia di lavoratrici e lavoratori della società, in gran parte giovani donne, impegnate nei cup delle Aziende della Sanità dell'Umbria e di altre regioni. Per questo, il sindacato ha già richiesto un incontro urgente con l'azienda, nel tentativo di verificare tutte le possibilità per salvaguardare i livelli occupazionali. Al tempo stesso e unitariamente il sindacato si è attivato con la Regione dell'Umbria richiedendo un incontro per verificare la possibilità, in caso di cessazione dell'attività di Acas, di un reimpiego diretto dei lavoratori nelle aziende che già svolgono servizi affini in Umbria. La Cgil ribadisce che è assolutamente intollerabile e inaccettabile che siano ancora una volta i lavoratori a dover pagare le conseguenze di comportamenti che dipendono esclusivamente da scelte aziendali e a subire i danni prodotti da un sistema sempre più esteso di esternalizzazioni, che talvolta risultano del tutto avventate. Quindi non accetteremo, tanto più in una fase di grave crisi come quella attuale, che venga perso anche un solo posto di lavoro. Condividi