di
Eugenio Pierucci
PERUGIA – Una nutrita colonia di scoiattoli si è installata a Ferro di Cavallo, ai margini del parco pubblico che dà sulla strada del Trasimeno. Non nel parco, dunque, ma in prossimità degli edifici che lo circondano, quasi a cercare un contatto più ravvicinato con gli umani. Infatti questi simpatici animaletti (si tratta di scoiattoli grigi, quindi non autoctoni essendo quelli nostrani di colore rossastro), oltre a saltare allegramente da un albero all’altro, e si tratta di pini mediterranei di grandi dimensioni, scendono abitualmente a terra in cerca di cibo. E si fanno anche avvicinare, entro certi limiti, naturalmente, perché se la distanza si accorcia oltre il limite consentito, sono lestissimi a risalire portandosi ad una quota di sicurezza.
Lo spettacolo attira ogni giorno un numero sempre maggiore di visitatori, in specie bambini che, in questi giorni di vacanze scolastiche, hanno ripreso a frequentare il vicino parco. Ed è in certi versi confortante poiché vuol dire che l’habitat che hanno trovato è da loro gradito, indice di una qualità ambientale apprezzabile.
Ma da dove provengono questi animaletti? Trattandosi di una specie non autoctona l’ipotesi più accreditata è che siano “scappati” dalla vicina “Città della Domenica”. Una tesi suffragata dal fatto che le loro prime apparizioni sono state segnalate attorno ai palazzi più prossimi a questo parco di divertimenti, dove ricompaiono di tanto in tanto. Da qui dovrebbero essersi poi allontanati alla ricerca di un sito ancora più accogliente, quello, appunto, dove soggiornano allegramente al momento che dista in fin dei conti solo qualche centinaia di metri.
Come abbiamo detto si tratta di scoiattoli grigi, una specie esotica – ci dicono - d’origine nordamericana introdotta in Piemonte nel 1948 e in anni più recenti anche in Lombardia, dove si sarebbe riprodotta entrando in competizione con il nostro scoiattolo rosso, tanto che sarebbe allo studio del Ministero dell’Ambiente un progetto “sanguinario” per sopprimerli.
Una prospettiva fortemente invisa alla LAV che ha annunciato azioni legali per proteggerli, chiedendo comunque allo stesso Ministero un decreto urgente che vieti tassativamente il commercio di tutte le specie animali esotiche con lo scopo di proteggere queste da un commercio squallido sul piano etico e pericoloso per il loro benessere, tutelando così anche l’equilibrio delle specie nostrane.
Per quanto ci riguarda una cosa è certa: nei nostri parchi cittadini, in specie a Perugia, scoiattoli non se ne sono mai visti, neppure quelli rossi nostrani, quindi i piccoli animali che si sono insediati a Ferro di Cavallo non fanno alcun danno e poi, là dove siano accertati effettivi danni causati da specie esotiche, a parere della Lav (un parere che noi condividiamo), piuttosto che la strada cruenta della soppressione sarebbe assai meglio dare vita a piani di sterilizzazione che ci consentano di tenere sotto controllo il loro numero.
In fin dei conti se dalla lontana America sono arrivati fra noi, non è certo per colpa loro.
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