di Matteo Polleri

Rivoluzionario, formidabile pensatore della “corrente calda” del marxismo. Compagno e fratello degli insorti dei Settanta; “cattivo maestro” di chi ha avuto il coraggio di accettarne l’eredità; gioioso, inarrestabile nonno filosofico e politico per le ultime generazioni di militanti comunisti.
Ci hai trasmesso quel rapporto incandescente con la realtà che ci smuove e commuove ogni giorno. L’idea che la rottura storica non è questione di speranza, ma di materia viva: virtualità sempre possibile, palmare e bruciante attualità.
Praticheremo la tua lezione. “Ottimismo della ragione”, anche quando la storia sembra chiudersi su se stessa, e il mondo farsi cupo e triste.
“Bisogna ricordare sempre che perché una teoria sia valida essa deve imporsi, vincere sul terreno della pratica. Ripetiamoci, dunque: oggi c’è tutto da rifare. Voi giovani avete un terreno completamente aperto da percorrere e da costruire, che si spalanca davanti a voi. Un’unica raccomandazione, da un punto di vista marxiano e insieme in una prospettiva operaista: non staccate mai il progetto di destabilizzazione del nemico dalle analisi della destrutturazione del capitale. Non sottovalutate mai il grado di autovalorizzazione proletaria, neppure quando i processi di valorizzazione capitalistica sembrano, con la loro forza, con la loro dimensione, con la loro ombra, oscurare il mondo”.
“Dominio e sabotaggio.

Fonte: Intervista a Toni Negri”, Paris, Maggio 2019, https://www.dinamopress.it/.../dominio-sabotaggio.../.
Carlo V, Francesco B, Matteo P, e tutta l’équipe del Séminaire Capitalisme Cognitif di Parigi

 

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