dal nostro inviato a L'Aquila Nicola Bossi Primo giorno di G8 e prime serrate di negozi e addirittura anche di istituti di credito dell'Aquila e di alcuni comuni limitrofi. Il 30 per cento - secondo le associazioni di categoria - hanno deciso già da oggi di chiudere la propria attività fino a sabato prossimo. La motivazione è una sola: la paura di eventuali disordini che si potrebbero verificare in queste ore con l'arrivo dei movimenti no global, che avranno il loro momento clou venerdì prossimo con la marcia per L'Aquila che partirà da Paganica. Perfino la grande distribuzione ha optato per la chiusura di tre giorni o limitata soltanto a venerdì 10. Stesso clima, stesse decisioni anche dai vertici di alcuni importanti gruppi bancari con sede all'Aquila e provincia. Istituti come Credem e Banca credito cooperativo di Roma hanno bloccato l'attività da oggi fino alla fine del G8. Persino i bancomat sono stati rigorosamente messi fuori servizio. Mentre le filiali della Banca della provincia dell'Aquila si fermeranno il prossimo venerdì. Non hanno ancora deciso i giorni di chiusura sia Banca Intesa Sanpaolo sia la banca locale del Fucino. Alcuni commercianti hanno fatto sapere sia alle associazioni di categoria sia ai giornalisti "di essere stati consigliati dalle Forze dell'ordine a chiudere i negozi per una questione di sicurezza". E dopo la scritta 'Yes we camp', fatta questa mattina sulla collina di Roio per dare un benvenuto ironico ai grandi della terra parafrasando l'ormai celebre frase di Barack Obama 'yes we can', oggi pomeriggio i comitati aquilani contro il G8 e per la ricostruzione sociale hanno 'preso' la rotonda principale di L'Aquila a pochi metri dalla tendopoli di piazza d'Armi. Un'occupazione pacifica, colorata e per certi versi anche estremamente moderata. I comitati si sono armati di uno striscione lungo dieci metri con la solita scritta 'Yes we camp' (Noi siamo accampati) e con stampate sopra quattro tende, simbolo dei tre mesi passati in tendopoli blindate e controllate da Protezione civile e Croce rossa. La manifestazione non ha bloccato il traffico, già fortemente compromesso dal piano sicurezza del G8 e dai controlli continui delle forze dell'ordine anche nell'area libera. Nonostante l'evento sia pacifico, a vigilare oltre alla Digos anche una pattuglia di dieci militari in assetto antisommossa. Condividi