Ha affrontato un'ora e venti di filo diretto con Diego Bianchi (Zoro) su Internet, Pierluigi Bersani (www.excite.it) e assicurando che non vuole "rifare il Pci", come se si trattasse per qualcuno di una cosa orrenda solo a pensarla, bensì qualcosa di assai più semplice, che assomigli piuttosto all'Avis o a una bocciofila, quindi più facile da far funzionare, non ha comunque rinuncviato ad assestare qualche botta ai suoi avversari politici all'interno del partito, come quando, nell'augurarsi che man mano che si avvicina il congresso e con la presentazione ufficiale delle candidature e dei documenti congressuali, si calmino le polemiche personali, ha affermato: "Io non scazzo con nessuno, voglio usare i toni bassi ma non accetto gli anatemi che arrivano contro di me e le mie idee" che in fondo sono di buon senso. Poi ha anche aggiunto: "Sono d'accordissimo con D'Alema quando dice che un partito non può fare da solo. Si può dire o no?". E poi: l'identità ("non ci sto all'idea del posto-identitario". Perciò: "Radici solide nei ceti popolari e produttivi" ed anche "Non possiamo essere autosufficienti. C'è la sinistra, ci sono formazioni civiche e ambientaliste, ci sono le altre forze di opposizione, su basi programmatiche potabili bisogna aprire un percorso", ovvero, il Pd sarà "il partito popolare di una sinistra democratica liberale". Condividi