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Le prime notizie sull’incendio del capannone industriale della ditta Eurorecuperi a Viscigliano di Stroncone erano rassicuranti: l’Arpa, si affermava in un comunicato, non ha rilevato alcun pericolo di inquinamento ambientale. Poi le cose sono cambiate rapidamente, anche, forse, per la difficoltà a spegnere le fiamme malgrado gli sforzi profusi dai vigili del fuoco. Sono passati sei giorni ed il magazzino maledetto continua ad ardere per cui la densa nube che ammorba l’aria tutto intorno ha assunto un carattere sempre più minaccioso. Infine la conferma, sempre dall’Arpa, del pericolo da tutti temuto: in quella nube sono state riscontrate tracce di diossina, oltre che di benzene, e i furani hanno fatto registrare il superamento dei valori limite previsti dalle norme. Così sta scritto nella relazione che l’Agenzia per l’ambiente ha inviato a Prefettura, Asl, Comune di Stroncone e Provincia: "I risultati delle analisi effettuate su diossine/furani e idrocarburi policiclici aromatici (ipa) sviluppatisi a seguito dell’incendio di Vascigliano mostrano valori superiori alla norma. Per diossine e furani, infatti, precisato che non esistono limiti normativi per la loro presenza in aria-ambiente, la concentrazione rilevata è di gran lunga superiore ai valori raccomandati dalla Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale (Iss 1989). Anche la concentrazione del benzo(a)pirene è di circa dieci volte superiore al limite normativo, espresso come media annuale, e ai valori registrati nei punti della rete di monitoraggio della qualità dell’aria della provincia di Terni. Tali esiti non si discostano molto dalle previsioni, poiché i campioni sono stati prelevati nelle immediate vicinanze dell’incendio e quindi di massima concentrazione degli inquinanti. Alla luce di questi risultati Arpa ha ritenuto opportuno allargare l’ambito di indagine (per ciò che riguarda la presenza di diossine e ipa) anche alle località di Col Martino, Stroncone paese e Vascigliano". Più chiari di così non si può. Comprensibile, quindi, la frustrazione fra i cittadini che, oltre ai danni alla loro salute, temono anche pesanti ricadute dal punto di vista economico. Molte altre sono, infatti, le attività interrotte a causa del disagio prodotto da un’aria che si è fatta irrespirabile. A patirne sono state soprattutto quelle commerciali, ma anche i produttori agricoli temono che che i “veleni” sparsi su una ampia fascia di territorio abbiano compromesso irrimediabilmente i loro raccolti. Da qui, dunque, la decisione di mobilitarsi per far valere le loro ragioni e stasera daranno vita ad un primo incontro per decidere il da fare. Ultim'ora Fra molte disgrazie è arrivate finalmente anche una buona notizia: l'incendio che ha distrutto la Eco Recuperi sarebbe stato completamente domato oggi. Ci sono voluti 5 giorni per il suo totale spegnimento. Sono stati impegnati i Vigili del Fuoco di Terni ai quale si sono aggiunte squadre provenienti da alcune zone dell'Italia centrale: Rieti, Viterbo, Perugia, Orvieto, Amelia, Latina e Firenze. Condividi