di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Due i rovelli da risolvere per Francesco Baldini: "uno a centrocampo e l'altro in attacco... Ma me li tengo per me", taglia corto.
Scontato ritenere che sia in ballo Kouan per Acella in mediana e Matos o Vazquez in attacco. L’ivoriano dovrebbe esordire, mentre in avanti più facile che il tecnico si affidi, almeno in avvio, al "falso nueve".
Per il resto conferma in blocco della squadra che ha affrontato il Pescara con Cancellieri candidato a tenere la fascia sinistra. A Ferrara dovrebbe scendere un campo, per una ventina di minuti, anche Dell'Orco che Baldini ritiene decisivo per far quadrare la difesa.
In pratica a Perugia resteranno gli acciaccati Furlan, Paz, Cudrig e Santoro.
La partita si annuncia importante, una sorta di "crash test" per valutare la forza e le possibilità del Perugia in questo torneo.
Inutile guardare i precedenti, considerato che le partite partono ogni volta da zero e che i protagonisti e gli allenatori sono sempre diversi.
Tra le due città, molto importanti all'epoca, non si sono registrati scontri o battaglie. Per cui, anche nel calcio, rimane una certa freddezza di raporti.
Viene in mente, tuttavia, un curioso precedente che riguarda Isabella d'Este ed il Perugino. La grande dama - nipote del re di Napoli per parte di madre e andata in sposa al Duca di Mantova, un Gonzaga - sollecitò il Perugino a fargli un dipinto per il suo studiolo (era molto colta e fu la prima, almeno in Italia, a farsi un piccolo studio personale, in cui ospitava tele del Mantegna). Gli inviò un suo ambasciatore e gli scrisse una lettera molto dettagliata su come volesse "La battaglia tra Amore e Castità". La richiesta partì nel 1503 e la tela arrivò ad Isabella, due anni più tardi. Lei, pur apprezzando il lavoro (che poi finì al cardinale Richelieu ed ora è esposto al Louvre) si lamentò del ritardo, del fatto che il dipinto fosse a tempera a non ad olio (ma lo aveva chiesto lei stessa), del fatto che in alcune parti non fosse accuratissimo. Lui replicò un po' gelido. Comunque la gran dama versò i 100 ducati richiesti dall'artista, una bella somma per l'epoca.
Auguriamo che anche la Spal, domani sera, paghi dazio...

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