La sua società aveva ben 216 dipendenti ma per tutto l'anno 2007 è risultata completamente sconosciuta al Fisco, nascondendo ricavi per circa 3 milioni di euro. Nei guai è finito l'amministratore e socio unico di una ditta orvietana denunciato alla procura della Repubblica di Orvieto per violazione alle norme penali-tributarie.
L'azienda offre servizio di call-center e web center utilizzando il proprio personale in servizi di front office e per assistenza clienti per aziende e enti pubblici dell'Umbria, della Sicilia e del Lazio. Gli uomini della Finanza hanno infatti scoperto che la sua società, relativamente all'anno 2007, ha omesso di dichiarare 3 milioni di euro di ricavi e non ha versato l'Iva per 800 mila euro.
Inoltre avrebbe sottratto alla tassazione una base imponibile Irap per 3 milioni di euro, mentre nei confronti dei dipendenti, quasi tutti orvietani, avrebbe sì operato le ritenute Irpef per circa 700 mila euro, ma senza versarle al Fisco, così come gli 882 mila euro di contributi Inps. La società è risultata recidiva in fatto di omissione di versamenti di imposte dirette, iva e contributi Inps tanto che risultano già in corso azioni di pignoramento da parte di Equitalia. Le fiamme gialle hanno così richiesto il sequestro cautelativo dei beni patrimoniale e dei crediti della società nei confronti di terzi.
Nel corso del 2008 la Finanza di Orvieto ha scoperto 5 evasori totali, recuperando circa 11 milioni di euro. Scoperti anche 6 lavoratori in nero, mentre 50 esercizi commerciale sono stati multati per il mancato rispetto degli obblighi fiscali.
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