VIAREGGIO (LUCCA) - Il fuoco che ha distrutto tutto nella tragica notte della strage di Viareggio è sembrato "il visibile di un non-senso, di un negativo assoluto che tutto fagocita e tutto distrugge, alimentato certamente non solo dal caso e dalla fatalità". Lo ha detto l'arcivescovo di Lucca, monsignor Italo Castellani, nell'omelia pronunciata per i funerali di 15 delle 22 vittime della strage della stazione ferroviaria di Viareggio. E se la storia dell'uomo "ha conosciuto e continua a conoscere, violenze, ingiustizie, tragedie umane e disastri ecologici", secondo il vescovo "c'é da interrogarsi sul 'modo di vivere', per certi aspetti violenti o ad ogni modo che mettono a rischio la vita stessa, a cui concorriamo tutti, con i nostri stili di vita personali e collettivi". Quasi lanciando un appello, monsignor Castellani, che ha ricordato anche le parole del Papa, "simili incidenti non abbiano a ripetersi", ha sottolineato come "é da tempo venuto il momento che il nostro territorio, la nostra Terra, con il contributo e la responsabilità di tutti, nessuno escluso, diventi come Dio l'ha voluta, 'Madre sicura', terra sicura, proprio convertendo gli stili di vita personali e collettivi". Alle esequie solenni hanno partecipato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Renato Schifani e il presidente della Camera Gianfranco Fini. Circa 1.500 persone hanno assistito alla cerimonia davanti al maxischermo allestito allo stadio dei Pini. Fra loro molti bambini, come Mattia, che con la maglia dell'Inter è seduto proprio di fronte al video. Il bambino racconta di essere amico di una persona che ha perso il padre. Sorride mestamente e guarda davanti a sé. Il tenore Andrea Bocelli, in conclusione del rito funebre per le vittime della strage di Viareggio, ha interpretato due brani: il 'Panis angelicus' di Frank e 'Ave verum corpus' di Mozart. Bocelli era accompagnato dal Coro della polifonica di Viareggio. Un lungo applauso al termine dell'interpretazione. Diverse persone sono state portate fuori in barella dal campo dello Stadio dei Pini perché colte da malore, prima dell'inizio dei funerali. Immediato l'intervenendo dei tanti volontari della Misericordia e della altre pubbliche assistenze che hanno allestito una tenda di pronto soccorso proprio vicino al campo. Altri volontari stanno distribuendo bottigliette d'acqua a causa dell'alta temperatura e del forte tasso di umidità. Oltre 30 mila persone, secondo le stime del comune, hanno reso omaggio alle vittime della tragedia, ieri, nella camera ardente allestita nel palasport della città. La camera ardente, di cui era prevista la chiusura alle 22, é rimasta aperta fino quasi a mezzanotte per accogliere il gran numero di persone che in tarda serata erano ancora in file per l'addio. "Una partecipazione - ha detto il sindaco Luca Lunardini - davvero commovente di cui ringrazio tutta la cittadinanza e le persone venute da fuori città". Condividi