Presidio di lavoratori alla Mignini&Petrini
Flai Cgil, Uila Uil e Rsu: serve un piano industriale per fermare i continui cali di produzione. E va riconosciuto l’aumento contrattuale
Lavoratori della Mignini & Petrini in presidio davanti ai cancelli oggi, 6 luglio 2023, insieme alle rappresentanze sindacali di Flai CGIL Umbria e Uila UIL Umbria. La protesta è dovuta alla preoccupazione ed insoddisfazione in merito all'incontro avvenuto nei giorni scorsi con il titolare dell'azienda, il gruppo dirigente e i rappresentanti di Confindustria. “Nonostante le continue sollecitazioni di questi mesi per avere risposte più concrete e propositive sulla strategia aziendale, dopo i continui cali dei volumi produttivi – spiegano Silvia Pansolini (Flai Cgil) e Mirko Ghiandoni (Uila Uil) - registriamo la mancata presentazione di un piano industriale, strumento essenziale per la ricerca di soluzioni per il benessere aziendale e delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Inaccettabile poi, per i sindacati, il mancato riconoscimento dell'aumento di retribuzione contrattuale che molte aziende, a differenza della Mignini & Petrini, pur non essendo firmatarie del contratto nazionale, hanno comunque erogato già dal mese di aprile. Tanto più – come hanno sottolineato i lavoratori stessi durante il presidio – in un momento di forte difficoltà economica per le famiglie a fronte dell'aumento dell'inflazione.
Pertanto, i lavoratori hanno dato mandato alle loro rappresentanze sindacali di portare avanti lo stato di agitazione con ulteriori azioni di protesta in caso di mancate risposte aziendali.

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