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PERUGIA – E’ un’Umbria autentica, impregnata di spiritualità e al tempo stesso semplice, quella che emerge dalle tele di Vincenzo Martini, l’artista spellano in mostra fino al 19 luglio al Cerp – Centro Espositivo della Rocca Paolina a Perugia. “Umbria Felix. La nobiltà di una terra” è il titolo dell’esposizione, inaugurata nel pomeriggio di sabato alla presenza, tra gli altri, dell’assessore provinciale alla Cultura, Donatella Porzi, il critico d’arte Giovanni Faccenda e l’ex assessore provinciale Pier Luigi Neri. Oltre 120 tele dove poter ammirare l’autenticità di questa terra, “che mette in armonia con il mondo che ci circonda e con esso la frenesia del vivere contemporaneo”, ha detto l’artista. “Le scene di vita di borghi, monumenti, piazze, vicoli di città della nostra terra – ha detto l’assessore – ci riconciliano con il vivere quotidiano”. Per Faccenda “con questa mostra vi è la definitiva consacrazione che il pittore ha dato a questa terra. La sua arte discende da quei maestri che in Assisi hanno lasciato una traccia indelebile nella pittura come Giotto, Duccio da Buoninsegna, Pietro Lorenzetti. Chi ammira i suoi quadri – ha continuato – può immergersi nella bellezza che suscitano. C’è un Umbria magica che trovo istantaneamente nelle tavole. L’icona del frate laborioso, tra file di ulivi argentati, scandisce il senso di un’allegoria esistenziale che tutti dovrebbero prendere a monito. Quasi volesse indicarci una prospettiva salvifica, per la quale, però, occorrerebbe recuperare molte consuetudini antiche, Martini continua a dipingere un mondo dove le giornate trascorrono più lente, tra gesti comuni, intimità domestiche, nel disbrigo di quelle occupazioni che, fin da bambini ci avevano insegnato i nostri nonni”.  La mostra rimarrà dal martedì a domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.  Condividi