Carlo Rossini
Partito Democratico Todi
Ruggiano non è più sulla cresta dell’onda e per mantenere compatta la coalizione deve trovare un posto a tutti.
In poche righe, ecco i fatti: fin dal primo giorno di amministrazione di centro-destra il consigliere comunale Claudio Serafini, eletto nell’UDC e passato al PDL, chiede di entrare in giunta come settimo assessore.
Ruggiano prova a tenerlo buono con la nomina a Vice Presidente del Consiglio Comunale, ma, nulla da fare, Serafini continua a scalciare.
Vuol fare l’assessore a tutti i costi, strappando di volta in volta deleghe al Sindaco e girando per gli uffici comunali quanto, come e più di un assessore.
Intanto, per dare alla coalizione una pallida aria di moderazione, si concludono le trattative con Elena Ciliani, convinta a passare dall’UDC al PDL. Promessa: l’ingresso in Consiglio al posto di Serafini, che verrà nominato assessore.
Ma in mezzo c’è un piccolo problema: il primo dei non eletti nella lista UDC, che subentrerebbe in Consiglio a Serafini, non è la Ciliani, seconda dei non eletti, ma Luigi Galletti, che il centrodestra non vuole in Consiglio Comunale, evidentemente perché poco controllabile.
Come fare allora?
L’occasione si presenta con la nomina del Consiglio di Amministrazione della Veralli-Cortesi, i cui membri sono incompatibili con la carica di Consigliere Comunale.
La nomina è presto fatta: Luigi Galletti alla Veralli-Cortesi.
Oggi, ormai liberato il campo dalla stesso Galletti, il sindaco Ruggiano ha annunciato la nomina del settimo assessore della propria giunta: si tratta, guarda il caso, del consigliere comunale Claudio Serafini, delegato alle manutenzioni.
La Ciliani entrerà in Consiglio.
Con buona pace di tutti.
E, chiaramente, a spese dei cittadini.
Già, perché Ruggiano taglia i fondi per la cultura, ma contemporaneamente trova quelli per istituire il settimo assessorato che costerà al Comune qualche buon migliaio di euro l’anno.
E che assessorato, poi! Alle manutenzioni, oltre le deleghe per ATO e Umbria Acque, che già il consigliere Serafini aveva e che quindi non vanno considerate!
Così avremo: un assessore alle opere pubbliche, uno alle manutenzioni, uno alle frazioni, più un consigliere con delega al decoro del centro storico: in quattro a “comandare” sull’Ufficio Tecnico. Ammazza che efficienza! E che razionalità! A quando la nomina dell’assessore alle rifiniture?
Ma su, Sindaco, non ci faccia ridere!
Non serviva un altro assessore per Todi. Serviva un’altra sedia da occupare, per accontentare qualcuno.
Monday
06/07/09
14:27