di Claudio Grassi

Ieri al Parlamento europeo c’è stato un voto molto importante. 

Si trattava di scegliere come votare in merito alla proposta del Commissario al Mercato Interno Thierry Breton per convertire con procedura d’urgenza i fondi europei dei Pnrr dei programmi sociali per fabbricare munizioni per l’Ucraina. 
In pratica togliere al welfare per dare alle armi. 
Purtroppo la proposta è stata approvata a larghissima maggioranza. 
Hanno votato a favore il gruppo conservatore, quello popolare, quello liberaldemocratico, quello dei socialisti, quello dei Verdi. Unico gruppo contrario quello della Sinistra Gue-Ngl. 
Fra i deputati europei hanno votato contro solo la delegazione del M5S e Massimiliano Smeriglio, ai quali va un plauso. 

Una breve riflessione su questo voto per quanto riguarda la situazione italiana:
Si conferma la svolta positiva impressa da Giuseppe Conte al M5S, oggi unica forza politica di un certo peso che persegue una politica di pace e di rispetto dell’articolo 11 della Costituzione. Sarebbe opportuno, visto il voto dei Verdi europei, che Conte rivedesse la richiesta di adesione a quel gruppo al Parlamento Europeo.

Il Pd, con la elezione di Elly Schlein, ha sicuramente una posizione più di sinistra su diversi temi: quello sociale e del lavoro, quello ambientale, dei diritti civili, ma sulla guerra si muove in netta continuità con la linea precedente e questo rende difficile costituire uno schieramento progressista con un programma comune. La guerra è una discriminante, non un dettaglio.

L’alleanza Verdi Sinistra deve chiarire la propria posizione. Già nell’ultima votazione alla camera dei deputati sull’invio delle armi era risultata evidente la assenza, al momento del voto,  di alcuni parlamentari Verdi, in particolare del portavoce Bonelli. I Verdi italiani condividono il voto compatto dei Verdi europei per l’invio delle armi o si riconoscono nella posizione del gruppo della Sinistra Europea? Sinistra Italiana, che ha sempre votato contro l’invio delle armi, dovrebbe chiedere spiegazioni in merito. Fra meno di un anno si vota per il parlamento europeo, cosa dirà questa lista a tal proposito?

Anche il voto dei deputati italiani al parlamento europeo conferma lo scarto tra la volontà della maggioranza della popolazione italiana, contraria all’invio delle armi, e la grande maggioranza delle forze politiche che, invece, continuano a sostenere questa posizione

A tal proposito è stata molto importante la staffetta per la pace promossa da Santoro nei giorni scorsi, a cui va data continuità. 
Così come è molto importante - e ad esso dobbiamo dare un forte sostegno- il referendum promosso da diverse personalità, con l’adesione anche di Giuseppe Conte, affinché il popolo italiano possa pronunciarsi con un referendum sull’invio delle armi in Ucraina.

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