Carlo Rossini Coordinatore Partito Democratico Todi In queste ore il Sindaco di Todi ha difeso la sua scelta di patrocinare la manifestazione organizzata oggi, 4 luglio, dall’Associazione CasaPound Italia, con queste parole: “Il Comune di Todi è spazio aperto al confronto delle idee, all’approfondimento dei temi socioculturali, al di là della provenienza, delle diversità, delle religioni e delle idee di ciascuno, nella piena consapevolezza che la difesa dei valori della nostra Carta Costituzionale, nella quale convintamente ci riconosciamo, abbia in se la tutela della democrazia, della pluralità e della legalità. … A loro, – riferendosi ai ragazzi di CasaPound – come ad ogni altra associazione poltico-culturale impegnata nel sociale, di qualsiasi estrazione politica, il Comune di Todi garantisce libertà di espressione, nella consapevolezza che sia preferibile promuovere le Associazioni giovanili che approfondiscono i temi sociali piuttosto che rimanere indifferenti dinanzi al loro avvicinamento ai pericoli dell’alienazione della società moderna.” Ruggiano non sa o fa finta di non sapere. La probabilità che non sappia è davvero molto bassa. Ragioniamo comunque come non sapesse e andiamo avanti. CasaPound è un’associazione di chiara ispirazione fascista. Questo si legge nel sito CasaPound.org: "CASAPOUND ITALIA non è un partito politico, ma una associazione che si propone di sviluppare in maniera organica un progetto ed una struttura politica nuova, che proietti nel futuro il patrimonio ideale ed umano che il Fascismo italiano ha costruito con immenso sacrificio." E allora una prima domanda al Sindaco Ruggiano: - Sindaco, qual è il suo giudizio sul Fascismo? In attesa della risposta le ricordo che alcune settimane fa, al termine di un Consiglio Comunale abbastanza acceso, il sottoscritto ebbe modo di dirle: - Sei un fascista! La sua risposta su due piedi fu: - Per me fascista non è un insulto. Scuserà, ma per il sottoscritto lo era e lo rimane! Un punto del programma politico di CasaPound è questo: “Riscriviamo la Costituzione. La Costituzione della Repubblica Italiana va riscritta. Essa è opera di uomini che la compilavano all’indomani della guerra civile ed adempivano a quel compito nella scia dei carri armati stranieri…” E, allora, Sindaco, visto che dichiara di essere fedele alla Costituzione, perché patrocina chi la rifiuta? A proposito: perché sono spariti dalla sala d’ingresso in Comune i quadri che riproducevano pagine della nostra Costituzione? E perché nel suo ufficio non c’è traccia del ritratto del Presidente della Repubblica, previsto obbligatoriamente per legge? All’iniziativa tuderte di CasaPound prenderà parte un “gruppo musicale” denominato ZetaZEROALFA che ha rilanciato con le sue canzoni, dai testi insensati e violenti, la “moda” della “Cinghiamattanza”: una lotta a base di cinghiate. In un manifesto del 2007 si legge: “Cinghiamattanza, una moda che fa male. Prendi tutti a cintate: il postino,la suora, il tuo vicino di casa, organizza scontri epici, 50 contro 50, in prati, metro, nella tua cameretta. Riprendi il tutto e spediscilo a Casapound…” E allora, Sindaco: la “cinghiamattanza” è forse una pratica socialmente utile? E chi la propone fa forse attività socioculturale? La verità, purtroppo, è ben altra! A Todi l’intera coalizione di centrodestra al governo della città (tutti dentro, nessuno escluso: assessori, consiglieri, sostenitori…) ha, prima, subito per mesi i ricatti della destra estrema capeggiata da Epifani, finendo poi per riconoscersi in un modo di fare politica rozzo e violento. È iniziata così una pericolosa e subdola operazione di disconoscimento dei valori dell’antifascismo perpetrati dall’intero centrodestra (compresi gli assessori tecnici Ciani e Bergamini, i presunti moderati Menghini e Primieri, i consiglieri di buon senso Boschi, Serafini, Simone Martorelli, Ranieri…): lo scorso anno, il 25 aprile, per la Festa della Liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista, l’Amministrazione Comunale ha chiesto alla banda di non eseguire la canzone “Bella ciao”; il 4 novembre successivo al segretario di Rifondazione Comunista, Andrea Caprini, è stato impedito, con l’uso della forza, da un gruppo di facinorosi di destra capeggiati dal Consigliere Epifani, di appendere un manifesto in bacheca; il 25 aprile di quest’anno si è pretesa una festa in tono minore in Piazza del Popolo e si è impedito del tutto alla banda di suonare, nascondendosi dietro una presunta giornata di lutto cittadino che non è stata mai istituita dal Consiglio Comunale della Città (altro è la Giornata di Commemorazione delle vittime del Vignola); in consiglio comunale, con il voto favorevole dei consiglieri di centrodestra, si è deliberato di intitolare una via a Giorgio Almirante, fascista non pentito, che aderì convintamente al Manifesto della Razza; lo scorso 21 giugno nessun rappresentante dell’Amministrazione comunale ha preso parte alla giornata di commemorazione delle vittime dell’eccidio di Pian di San Martino, compiuto da soldati tedeschi nel giugno del 1944; ora, con una scelta incomprensibile del Sindaco e degli assessori Bergamini, Todini, Ciani, Menghini e Serafini, viene patrocinata dal Comune una manifestazione organizzata da un’associazione neofascista, con in programma il concerto di gruppi estremisti. Di fronte a tutto ciò sia chiaro, Sindaco, a lei ed ai suoi amici: il solco scavato dalla storia in Italia tra il terribile e triste ventennio fascista e la nostra vita repubblicana deve rimanere e rimarrà netto e profondo. Nessuno provi a sfuocare i contorni. Nessuno giochi sui cardini della nostra democrazia, conquistata con dolore e sacrificio. Non abbasseremo la guardia. Mai. Potremo discutere su tutto. Non su questo. Non c’è spazio. Condividi