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PERUGIA - “Zona sicura, traffico bloccato, operatori pronti”. E’ a questo punto che è partita la fase finale della demolizione dell’ ex Pastificio Ponte lungo la riva del Tevere. In pochissimi secondi, dopo che la sirena aveva dato l’annuncio, il silos si è adagiato su un lato, esattamente come previsto dai tecnici della General Smontaggi, per l’effetto delle microcariche (125 chili di esplosivo gelatinoso) con le quale erano stati precedentemente minati 42 pilastri della struttura. Il silos adesso sarà completamente demolito con mezzi tradizionali, cioè gli stessi che la General Smontaggi sta usando per l’abbattimento dei padiglioni dell’ ex Policlinico di Monteluce. L’avvenimento è stato seguito da un gran numero di abitanti di Ponte San Giovanni, strategicamente piazzati dove lo spettacolo era meglio visibile, con la convinzione di assistere ad una scena che chiude un’epoca e ne apre un’altra. Lo stesso concetto è stato ribadito dal sindaco Boccali, che ha seguito fin dal mattino presto tutta l’operazione. “Il mandato amministrativo – ha detto – si apre con una demolizione, che però parla di futuro. Per Ponte San Giovanni sarà una trasformazione urbana decisiva. Quest’area è importantissima, perché legata da un lato al passato industriale del quartiere, dall’altro al Tevere che ne rappresenta l’identità. Il nuovo progetto, di un gruppo molto radicato al territorio come Colussi, farà rinascere, con il parco, questo tratto della sponda del fiume e arricchirà Ponte San Giovanni di nuove funzioni commerciali e direzionali”. Il sindaco ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno lavorato alla perfetta realizzazione dell’operazione, che, con il coordinamento della Protezione civile, ha in effetti visto impegnati Forze dell’ ordine, Polizia municipale, Vigili del fuoco, Asl, Corpo Forestale dello Stato, volontari. Tutto si è svolto come previsto e negli orari prefissati, senza particolari problemi e con disagi contenuti. Merito, secondo i responsabili della Protezione civile, anche della popolazione, del resto precedentemente informata sui corretti comportamenti da tenere, sia nella zona rossa (da evacuare) che in quella verde (da non evacuare, ma con alcune precauzioni da prendere). Anche le polveri sono state controllate al meglio, perché già da ieri sera i cannoni ad acqua erano in funzione per bagnare il silos, mentre le dune artificiali hanno provveduto a smorzare le vibrazioni generate dall’ esplosione. L’evacuazione della zona rossa era cominciata alle 6,30 per concludersi alle 7,15. Sono state interessate circa 250 persone. Dodici di queste hanno chiesto di essere temporaneamente alloggiate presso il palazzetto dello sport in Via Cestellini, dove erano disponibili generi di conforto. Qui hanno ricevuto la visita del sindaco, venuto a controllare che tutto andasse al meglio. Alle 8 è stata bloccata nei due sensi di marcia la superstrada nel tratto più vicino alla zona dell’ esplosione e per il tempo strettamente necessario a garantire uno stato di sicurezza. Le strade interne di accesso alla zona rossa erano state già bloccate. Alle 8,20 circa, nella direzione operativa collocata all’ingresso del Deco Hotel, dopo un’ultima verifica, si è dato il via alla fase conclusiva. Dopo l’esplosione è stata effettuata una verifica tecnica per poter dichiarare finita l’emergenza e ripristinare, prima di tutto per il traffico, le condizioni di normalità. Condividi