Perugia s'impantana a Marassi (2-0) ma resta sopra la zona retrocessione
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Jacopo Furlan para il possibile e l'impossibile, ma le sue "imprese" tra i pali non sono sufficienti al Perugia per uscire indenne da Marassi: troppo più forti, in tutti i settori, i genoani. Così per i biancorossi matura la sconfitta numero 17 di questa martoriata stagione. il pareggio del Brescia, consente comunque ai grifoni di mantenersi almeno fuori della zona retrocessione (in cui, per qualche minuto, era venuto a trovarsi per il momentaneo vantaggio della Spal sui lombardi). Davanti agli umbri, a tre punti, due formazioni da superare per evitare il crac: il Cosenza ed il Cittadella.
Il grifone genoano (una femmina, in realtà, dal punto di vista araldico) con i tre punti scava ben cinque lunghezze dal Bari che pareggia nel finale e terzo in graduatoria. Per Gilardino ed i suoi nessun gol subito in casa e decimo successo interno.
Parata di "stelle" tra i padroni di casa, che in attacco presentano Gudmundsson e lo "spauracchio" Coda; dietro, il rientro di Bani, sia pure con la maschera protettiva sul volto.
Castori cambia un po' le carte infoltendo il centrocampo (con Luperini e Kouan, trequartisti) e lasciando in avanti il solo Di Serio. Al posto di Lisi, Paz. In mezzo Capezzi e Bartolomei.
Il Perugia pressa alto e l'undici ligure non trova spazi. E quando riesce a crearli, Furlan appare pronto, prima su un pallone indirizzato sull'incrocio dei pali (con la mano destra in angolo) per la velenosa punizione di Jagello e poi sul sinistro di Coda con una respinta provvidenziale. Mette paura ai genoani una percussione di Di Serio, il cui tiro finale, da posizione angolata, finisce tuttavia alto.
I rossoblù sfondano al 40': cross da sinistra di Sabelli e Fendrup, sul secondo palo, ruba il tempo a Paz, gli passa davanti ed incorna una palla imprendibile per il portiere umbro.
Fino a quel momento pur non costruendo pericoli per la difesa avversaria, la squadra di Castori aveva tenuto il campo e le posizioni con grande precisione e dedizione. Sebbene il differenziale tecnico tra i due complessi apparisse decisamente a favore, come era da aspettarsi, della Gilardino-band.
Nuova paratona di Furlan su Strootman (10' st). Coda sempre pericoloso spreca prima una buona occasione, poi imbecca Godmundsson, anche lui impreciso di testa. In mezzo una incornata di Vulic, per Gli umbri, appena fuori. Ancora Furlan dice no a Coda, in angolo. Ma sul corner di Jagello, Dragusin incorna il 2-0. Non c'é più partita ed i vari cambi non mutano il destino della giornata.
Da lunedì mattina la squadra del Perugia, dalle ore 10, sarà in ritiro a Cascia.
Genoa-Perugia 2-0
GENOA (3-5-2): Martinez 6; Dragusin 6 Bani 6 (40' st Ilsanker sv) Jagiello 6.5 (22' st Hefti 6); Sabelli 6.5 Frendrup 7 Badelj 6 Strootman 6 (40' st Lipani sv) Criscito 6; Gudmundsson 6 (42' st Aramu sv) Coda 6.5 (22' st Ekuban 6). A disp.: Agostino, Matturro Romero, Puscas, Salcedo, Semper, Toure, Yalcin. All.: Gilardino 6.5.
PERUGIA (3-4-1-2): Furlan 6.5; Sgarbi 6 Curado 6 (20' st Vulikic 6) Struna 6; Casasola 6 Bartolomei 6 (11' st Iannoni 6) Capezzi 6 (11' st Vulic 6) Paz 5.5; Luperini 5.5 (30' st Ekong 6) Kouan 6; Di Serio 6.5 (20' st Di Carmine 6). A disp.: Gori, Abibi, Rosi, Cancellieri, Angella, Matos. All.: Castori 6.
ARBITRO: Marinelli 6.
Guardalinee: Perrotti e Di Giacinto.
Quarto uomo: Pascarella.
Var: Di Paolo. Avar: Gualtieri.
MARCATORE: Frendrup al 40' pt, Dragusin al 25' st
ESPULSO: Eckert, collaboratore di Gilardino, dalla panchina.
AMMONITI: Di Serio (P), Bartolomei (P), Matos (P), Curado (P)
NOTE Spettatori: 28.833 (di cui 741 perugini). Ang.: 6-5 per il Perugia. Rec.: 2' pt, 5' st.

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