PERUGIA - Parere favorevole della terza Commissione di Palazzo Cesaroni sul nuovo Calendario venatorio umbro 2009-2010 che presenta poche novità rispetto all’anno precedente; ma che viene affiancato da una decisa azione di contrasto nei confronti della specie cinghiale, da realizzare (extra calendario) con battute mirate delle squadre di cinghialisti organizzate dalle due Province - nel periodo dal 20 settembre al 18 ottobre - prima dell’apertura ufficiale della caccia alla stessa specie, che quest’anno si protrarrà fino al 17 gennaio.
Sui contenuti del Calendario, approvato in Commissione a maggioranza - quattro voti a favore, contrario Tracchegiani (La Destra), astenuto Melasecche (Udc) - l’assessore alla caccia Lamberto Bottini, ha detto: “Abbiamo cercato di raggiungere un equilibrio fra diverse esigenze ed aspettative, anche rispetto alla data del 2 settembre preferita dai più, con l’aggiunta di elementi interessanti come la scelta ambientalista di obbligare l’uso di teli per realizzare i capanni degli appostamenti temporanei in occasione dei primi due giorni di preapertura (2 e 6 settembre), l’allungamento della caccia alla lepre fino al 20 dicembre, i giorni fissi di caccia (mercoledì, sabato e domenica) per tutti fino al 30 settembre”.
Nel merito di questa scelta l’assessore Bottini si è dichiarato disponibile a valutare l’ipotesi, avanzata dal presidente della Commissione Enzo Ronca, di recepire una richiesta ufficiosa dell’associazione Federcaccia di estendere i giorni fissi fino al 18 ottobre.
Prima del voto sul documento, la Commissione ha respinto un emendamento a firma Tracchegiani che di fatto proponeva di aprire la caccia, dal 6 settembre, a quasi tutte le specie (colombaccio, tortora, merlo, fagiano, starna e lepre).
Rilievi nel merito del Calendario sono stati sollevati da Massimo Mantovani (FI-Pdl): “aprire la caccia il 2 settembre, giorno feriale, discrimina chi lavora”; da Ada Girolamini (Sdi-Uniti nell’Ulivo): “le azioni di contenimento dei cinghiali se pur necessarie non sono gradite da tutti i cacciatori”; Armando Fronduti (FI-Pdl): “meglio un’apertura unica della caccia a tutte le specie, spostando ad ottobre quella al cinghiale”.
Tutti invece si sono dichiarati d’accordo sulla necessità di contenere la proliferazione della specie cinghiale i cui danni arrecati alle colture agricole sono in continua crescita.
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