AUGURI ELLY SCHLEIN
di Pina Fasciani
Era già stato previsto che le primarie aperte avrebbero favorito Elly Schlein. Molti lo avevano segnalato.
Ciò a dimostrazione che il PD, ancora una volta, non intercetta gli umori del paese.
Ancora una volta quell'umore chiede cambiamento, anche scommettendo su un partito che ha cambiato volto e segretari come nulla fosse.
Una vittoria segnata da una cocente sconfitta elettorale, una progressiva perdita di credibilità e un appannamento del ruolo di alternativa alla destra.
Con Elly Schlein si dovrebbe aprire ora il Congresso.
Perché congresso non c'è stato. Nessuna analisi sul voto, sul contesto, sugli errori del passato, solo promesse per il futuro.
Se è vero, come è vero, che gli iscritti viaggiano all'incontrario dagli elettori è un problema. È come avere un partito con due teste, bicefalo, laddove convivono opzioni diverse che, va da sé, ne indeboliscono e fiaccano il corpo, l'efficacia, la credibilità.
Ora Elly Schlein, dopo questo risultato che la consegna al cambiamento, deve necessariamente rispondere ad esso. Lo deve fare sul piano della identità, dei valori, dell'organizzazione del partito.
L'esordio, una volta eletta dalla nuova Assemblea, si dovrà caratterizzare dalla svolta promessa in nuce e produrre fatti nuovi, cristallini.
Deve dire dei no: sulla guerra, sull'autonomia differenziata, sulle tasse piatte, sulla precarietà, sulla privatizzazione dei servizi universali, sui migranti.
Deve dire sì: al negoziato e a un mondo multipolare, con recupero di autonomia da parte dell'Europa.
Deve dire sì: a regioni pari, laddove quelle povere siano prioritariamente aiutate a superare i divari.
Deve dire sì: al fisco progressivo, eliminando privilegi, condoni, evasioni.
Deve dire sì: a salari dignitosi, salario minimo, abolizione dei contratti pirata e di tutte le norme che mascherano sfruttamenti insopportabili (voucher, finti part time ecc.)
Deve dire sì: alla sanità pubblica e scuola pubblica destinando ad esse molta parte del PNRR. Tassazione straordinaria dei grandi patrimoni per arginare il collasso della sanità.
Deve dire sì: basta blocchi di qualsiasi tipo, accoglienza e redistribuzione, corridoi umanitari alla luce del sole a tutela di tutti. Riformare il reato di "clandestinità".
Se l'esordio sarà questo, accompagnato da un immediato incontro con Conte, per costruire con pari dignità, il campo progressista allora le aspirazioni di cambiamento saranno onorate.
Staremo a vedere.
Auguri Elly Schlein.
Fonte: facebook.com/pinafasciani

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