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CITTA' DI CASTELLO - Sarà coordinato da Aur (Agenzia Umbria Ricerche), Sviluppumbria e Università di Perugia il gruppo di lavoro cui oggi a Città di Castello istituzioni, sindacati e mondo produttivo dell’Alto Tevere ha dato il mandato di studiare le caratteristiche della crisi economica in atto ed individuare le strade per uscirne. A nome dei presenti, il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini sottolinea come “la definizione dei soggetti ci introduce alla fase operativa: capire in che modo la crisi economica colpisca il nostro modello di sviluppo e in che cosa dobbiamo modificarlo per superare i limiti attuali, trasformando il difficile momento che stiamo vivendo in un’opportunità di crescita produttiva e occupazionale. Riteniamo molto importante che per la prima volta al tavolo si è seduto anche un rappresentante di Abi regionale, perché l’accesso al credito appare uno dei fattori di maggiore rigidità e criticità nella gestione della crisi da parte delle aziende. Ci aspettiamo un’indagine seria e contenuta nei tempi accelerati con cui questa crisi sembra incalzare lavoratori e imprenditori”. “Nell’ambito di una ricognizione generale sulla situazione contingente il tavolo - prosegue il sindaco - ha sollecitato la Regione Umbria, per quanto di sua competenza, a verificare quali ritardi o quali ostacoli blocchino su e78 e piastra logistica in un empasse, ormai non giustificabile con l’ordinaria amministrazione. L’Alto Tevere conviene nel fatto che, accanto alle azioni e alle politiche di sostegno all’economia, siano necessarie, per guardare al futuro e alle sfide della globalizzazione in condizione di parità con altri territori, infrastrutture moderne e funzionali. È necessario che la Regione chiarisca che cosa si frappone all’iter dei due progetti”. Nel chiudere la riunione l’assessore umbro alle Attività produttive Mario Giovannetti ha confermato l’impegno della Regione “dentro questo percorso con i suoi strumenti tecnici e finanziari” sottolineando come “l’indagine oltre a monitorare l’esistente, dovrà proiettare questa ricerca sulle potenzialità di rilancio e consolidamento dei settori fondamentali dell’area”. Condividi