VIAREGGIO - Sono salite a 19 le vittime dell'esplosione di Viareggio. Una donna è infatti morta oggi nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Versilia. Lo ha reso noto in conferenza stampa il direttore generale della Asl 12 Giancarlo Sassoli. L'indagine è ancora a carico di ignoti. Lo ha detto il procuratore di Lucca Aldo Cicala in una conferenza stampa oggi a Lucca sulla strage di Viareggio. Il procuratore ha spiegato che l'attività di indagine "procede con sequestri, acquisizioni di documenti e con l'affidamento di perizie". ''Si fa una ipotesi probabile: quella del cedimento di un componente meccanico'', ha affermato Cicala. Il cedimento ha poi provocato ''il rovesciamento del primo vagone''. ''Purtroppo - ha aggiunto - si e' aperta una falla su una cisterna del primo vagone con fuoriuscita di gpl''. Per tre vittime dell'esplosione avvenuta tre notti fa alla stazione di Viareggio non ci sono elementi che possano indicarne l'identita'. E' quanto emerso durante la conferenza stampa convocata a Lucca dagli investigatori riguardo l'inchiesta. In base a quanto emerso, le persone per cui l'identificazione e' certa sono tre: Elena Iacopini, 32 anni di Viareggio, Ilaria Mazzoni, 36 anni di Viareggio e Maria Luisa Carmazzi, 49 anni, di Viareggio. La prima abitava in via Porta Pietrasanta mentre le altre due in via Ponchielli. In queste due strade, oggi sotto sequestro, sono avvenuti i crolli delle palazzine. Gli investigatori - erano presenti il procuratore Aldo Cicala, il primo dirigente del commissariato Leopoldo Laricchia e i dirigenti della Polfer toscana Pierluigi D'Angelo e la dottoressa La Spina - hanno spiegato che le persone ancora da identificare sono 15, ma che per 12 di loro ci sono elementi per l'attribuzione dell'identita'. Condividi