Si è aperta ufficialmente oggi pomeriggio la 13esima consiliatura della Provincia di Terni. Il primo atto ufficiale è stato la convalida degli eletti, mentre è stata rinviata alla prossima seduta l'elezione dell'ufficio di presidenza del consiglio. ''Non è un buon inizio perché rivela la mancata quadratura del cerchio da parte della maggioranza'', ha commentato in proposito Alfredo De Sio (Pdl), mentre Roberto Montagnoli (Pd) ha replicato che ''i cittadini hanno bisogno di istituzioni efficienti, efficaci e pienamente operative, per questo diamo disponibilità al rinvio alla prossima settimana, pur sottolineando che i tempi non potranno dilatarsi molto e che la chiarezza delle posizioni è comunque un fatto positivo''. Messa ai voti, la proposta della minoranza di rinviare il giuramento del presidente, Feliciano Polli, è stata respinta con i voti della maggioranza. Subito dopo l'opposizione ha abbandonato l'aula. Dopo il giuramento, Polli ha quindi dato comunicazione della nuova giunta, così composta: 1)Vittorio Piacenti d'Ubaldi (vice presidente, bilancio, patrimonio, rapporti con il Consiglio, urbanistica), 2)Stefano Mocio (edilizia e viabilità) 3)Stefania Cherubini (cultura, affari generali, politiche comunitarie, pubblica istruzione) 4) Fabrizio Bellini (ambiente, protezione civile, riforma istituzionali) 5) Domenico Rosati (trasporti personale, sviluppo economico, coordinamento dei piccoli comuni) 6) Fabio Paparelli (formazione centri per l'impiego) 7) Marcello Bigerna (politiche sociali, sanità, volontariato, informatizzazione, innovazione e progetto qualità). Feliciano Polli ha mantenuto le deleghe a informazione e comunicazione istituzionale, polizia provinciale, rapporti istituzionali, università, turismo, circondario, caccia, pesca e sport e politiche di connettività del territorio. ''E' una giunta ricca di esperienze, competenze e rappresentatività territoriale - ha detto il presidente - il nuovo esecutivo è la dimostrazione da parte del presidente e della maggioranza che si è lavorato per creare le condizioni politiche affinché il più presto possibile si componga definitivamente il quadro della maggioranza di governo con il pieno coinvolgimento di tutte le componenti. La giunta è il frutto dell'autonomia del presidente e del suo impegno per dare piena rappresentanza a tutte le forze politiche del centrosinistra e a tutti i territori della nostra provincia. So che è difficile trovare soluzioni perfette ma ho la convinzione che si possa e si debba continuare a lavorare per dare risposte concrete alle aspettative di tutti e a quelle dei cittadini che ci hanno premiato assegnandoci la responsabilità di governare per i prossimi cinque anni''. Poco dopo è arrivata la rottura, a mezzo stampa, del Pd di orvieto che spara a palle incatenate contro il presidente e la sua giunta. Il Partito democratico di Orvieto infatti non condivide le scelte politiche del presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, in merito agli assetti di giunta, prima di tutto perché ''sebbene più volte fortemente rappresentate, le riflessioni e le proposte del partito di Orvieto e dell'Orvietano non hanno trovato, in questi assetti, alcun riscontro né la dovuta attenzione''. Questo, per il Pd di Orvieto, che sull'argomento ha diffuso un comunicato, ''costituisce un grave incidente che diventa, stante il clima, un atto d'ostilità nei riguardi di un territorio che rischia ora di disperdere un formidabile patrimonio politico''. Secondo il Pd orvietano, Polli, con senso di responsabilità, avrebbe dovuto, nell'ambito della composizione dei profili istituzionali, privilegiare ''le migliori soluzioni atte a ricomporre la crisi dell'Orvietano. Si è scelto di procedere diversamente, contribuendo così ad amplificare lacerazioni e tensioni che ora rischiano di diventare sempre più caotiche e irrimediabili''. Condividi