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GUBBIO - La 22esima edizione del Rally di San Crispino riporta i rally a Gubbio, sugli sterrati dove sono state scritte pagine indimenticabili da assi quali Colin Mc Rae, Carlos Sainz, Tommi Makinen. Il sesto appuntamento del Campionato Italiano Rally, che si terrà nelle giornate del 9, 10 e 11 luglio, segna dunque una svolta, resa possibile dall’adesione dell’amministrazione del Comune di Gubbio, che ha immediatamente accolto le proposte della Rubicone Corse. Intendiamoci: il San Crispino è e rimane un rally romagnolo – precisano gli organizzatori - tanto è vero che l’arrivo sarà come sempre a San Mauro Pascoli, ma il cuore pulsante della gara si sposta in una delle zone più belle d’Italia e su percorsi che hanno fatto la storia della specialità. Due le prove speciali scelte, veri e propri esami di laurea non solo per i gentlemen driver ma anche per i piloti professionisti che animano il Tricolore: la mitica San Bartolomeo, con i suoi 37 chilometri, e Nerbisci, 15 chilometri: sterrati dove ogni rallista sogna di potersi cimentare. Una possibilità che, dopo cinque anni di sosta, è rinata grazie a Rubicone Corse e Comune di Gubbio. In particolare, grazie al lavoro di Renzo Menichetti, assessore a Cultura, Turismo, Sport e Tempo Libero, ma non solo a lui. Dietro a questo ritorno c’è tutta una municipalità, ci sono le strutture ricettive, c’è la voglia di riavere i rally a Gubbio. Tanto è vero che la partenza della gara, dalle ore 21 di venerdì 10 luglio, avverrà addirittura dalla centralissima Piazza 40 Martiri, in pieno centro storico. Un’ambientazione unica. Sono 156 i chilometri di prove speciali che i concorrenti affronteranno su San Bartolomeo e Nerbisci, limitati a 104 per i partecipanti alla gara riservata alle storiche: un altro motivo per seguire il 22. Rally di San Crispino - 1° Città di Gubbio. Dal fatto che il nome della città umbra sia stato affiancato a quello del rally stesso si capisce una volta di più, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto sia già forte il legame nato fra Gubbio e la Rubicone Corse. » «Siamo rimasti persino sorpresi - puntualizza Angelo Campedelli, anima della Rubicone Corse - dall’entusiasmo e dalla ricettività con la quale a Gubbio hanno accettato la nostra proposta, sposato le nostre idee. Adesso non ci resta che fare un San Crispino indimenticabile! Poi, torneremo a San Mauro Pascoli per la cerimonia d’arrivo e la conferenza stampa finale, a sottolineare il legame, la continuità con la nostra terra, la Romagna». Il San Crispino - Città di Gubbio è la sesta prova del Tricolore Rally, animato quest’anno dagli squadroni ufficiali Abarth e Peugeot, dall’arrivo della Skoda rivelazione della stagione Internazionale, dalla presenza delle vetture di Subaru e Mitsubishi Italia. Da Andreucci a Rossetti, da Travaglia a Scandola, senza dimenticare Navarra, Campedelli e i protagonisti della classifica riservata agli Indipendenti, i motivi d’interesse non mancheranno davvero. Condividi