I dietro le quinte del braccio di ferro tra Socialisti e coalizione di centrosinistra. Alle 13,30 è rottura. Guasticchi dice che non può garantire assessore e presidente del Consiglio. Offre però buone deleghe. Fioriti dice di no perchè così facendo si premia Rifondazione che ha perso due consiglieri provinciali, si premia l'Idv e si lascia da parte Sinistra e Libertà che ha aumentato i consensi.
Ore 15. Guasticchi invita Bacchetta e Bertini a desistere da questi propositi. E quindi li chiama per entrare in Giunta. Rispondono di no.
Ore 16. C'è l'accordo: Mario Fioriti chiede un pezzo di carta che viene firmato dal Presidente, da Mignini, da lui e dal suo vice del Ps.
Nicola Bossi
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