di Daniele Bovi Doveva essere il nuovo che avanza, il Matteo Renzi con la gonna che armato dal sacro fuoco della passione politica avrebbe dato l'assalto alla segreteria del Pd. Contro tutto e contro tutti. Si parla di Debora Serracchiani, giovane democratica assurta alla gloria nazionale dopo un intervento ad un'assemblea Pd. Diventato un cult su Youtube, il video con le idee della Serracchiani diventano subito una rampa di lancio verso il parlamento europeo. Obiettivo centrato lo scorso sei e sette giugno. Oggi esce anche il suo istant book dal titolo "Il coraggio che manca". Ecco, appunto. Invece di sostenere Franceschini (qualcuno dice che ci sia l'offerta di fare la sua vice, ma lei smentisce), la Serracchiani perché non ha dato l'assalto al fortino Pd in una epica lotta contro tutto e contro tutti? Farsi ingabbiare nella logica del vice è il modo gattopardesco della politica per cambiare tutto affinché nulla cambi. Solo una spruzzatina esotica di nuovismo. Fatto sta poi che questa mattina la Serracchiani sia stata sbertucciata sulle agenzie dai suoi stessi compagni di partito a causa dell'intervista rilasciata a Repubblica in cui annuncia di sostenere Franceschini perché "D'Alema è l'apparato" e perché poi, tutto sommato "Franceschini è più simpatico". Praticamente come buttarsi in una piscina piena di squali con tante esche addosso. Una frase devastante da dilettante allo sbaraglio. E infatti le agenzie cominciano a battere le replice. La più bella, è quella del presidente della Provincia di Roma Zingaretti: "Se questo è il criterio... peccato siano morti Totò e Tina Pica, erano molto simpatici e sarebbero stati un ticket straordinario". E' il turno poi di Marco Follini: "Ho letto una densa e pensosa intervista di Debora Serracchiani che annuncia che voterà Franceschini 'perché è più simpatico'. Ora finalmente so a cosa serve il rinnovamento: a sbaragliare gli antipatici. Un argomento così politicamente significativo da consegnare finalmente agli archivi le frivole opere di Tocqueville e i superficiali dibattiti della Costituente del '46". Poi è il turno di un pezzo da 90 come Chiaromonte: "Abbiamo letto sul quotidiano La Repubblica l'intervista rilasciata da Debora Serracchiani. Dire che da una parte c'è il progetto del Pd con Franceschini e dall'altra c'è D'Alema è semplicemente ridicolo". E via così, buon congresso. Condividi