Pandoro e panettone occhio a prezzo e qualità (di Alessandro Petruzzi)
Le festività natalizie sono alle porte e le persone cominciano ad organizzarsi per ospitare parenti e amici per la cena della vigilia o il pranzo di Natale. Gli ospiti che non mancheranno di certo sulle tavole natalizie sono il panettone e il pandoro: come ogni anno l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha realizzato un’indagine sui costi dei due famosi dolci tradizionali e delle loro varianti.
Nonostante le nuove golose versioni (con aggiunta di mandorle, pistacchio, caramello e agrumi), i più amati restano sempre il panettone e il pandoro classici, che siano industriali o artigianali. Quest’anno, però, gli italiani dovranno fare i conti con una notevole lievitazione dei prezzi, dovuta in larga parte all’aumento del costo della farina di frumento, che quest’anno è salita di oltre il 63% (come rilevato da una nostra precedente indagine).
Dalle nostre ricerche emerge che i costi dei dolci tipici natalizi fanno registrare un aumento medio del +8% rispetto al 2021. Dall’ indagine si evince che il prezzo dei pandori risulta diminuito del -5% rispetto all’anno precedente, tuttavia, i rincari li avvertiamo proprio dall’aumento dei prezzi del suo concorrente, il panettone. Il prezzo del prodotto aumenta del 9% se acquistato al supermercato, aumenta invece del 13% se optiamo per la versione artigianale. Questi rincari influiranno non poco sulle scelte delle famiglie per i menù natalizi, anche alla luce delle forti tensioni dei prezzi di tutti i prodotti alimentari. Nell’indagine sono stati inoltre monitorati i costi dei mini panettoni da 100 grammi, dei panettoni realizzati con gusti e ricette differenti rispetto alla ricetta tradizionale e dei panettoni senza glutine, senza lattosio e vegani.
anettone e pandoro: quando sono degni di questo nome?
Ricordiamo che per poter riportare le diciture “pandoro” o “panettone” il prodotto deve essere conforme a quanto disposto dal Decreto 22 luglio 2005 Ministero delle Attività Produttive e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che stabilisce appunto gli ingredienti da utilizzare e le procedure da seguire nella preparazione.
Indicazioni in etichetta
Che sia industriale o artigianale, in qualità di prodotti preconfezionati i pandori e i panettoni devono riportare in etichetta alcune informazioni. La normativa vigente prevede che sulla confezione siano indicate le seguenti informazioni (secondo quanto previsto dal Regolamento (UE) 1169/2011: Etichettatura dei prodotti alimentari):
denominazione di vendita – nome comunemente impiegato per definire il singolo prodotto;
elenco ingredienti;
quantità (di tutti gli ingredienti e la quantità netta dell’alimento);
termine minimo di conservazione o data di scadenza;
nome o ragione sociale o marchio depositato e la sede del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito nella Comunità Europea;
sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento;
lotto di appartenenza del prodotto;
modalità di conservazione e di utilizzo qualora sia necessaria l’adozione di particolari accorgimenti in funzione della natura del prodotto;
istruzioni per l’uso – ove necessario;
paese di origine o luogo di provenienza;
ingrediente o coadiuvanti che possono provocare allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o preparazione di prodotti e/o alimenti;
dichiarazione nutrizionale.
Consigli utili
Non è sempre facile orientarsi tra l’ampia gamma di prodotti proposti, la cui varietà può disorientare il consumatore, distraendolo da elementi importanti. Per questo l’O.N.F. indica alcuni consigli da seguire:
Constatare l’integrità della confezione, che non deve presentare buchi o tagli;
Controllare la data di scadenza;
Prestare attenzione alla denominazione del prodotto (l’eventuale utilizzo della dicitura “dolce natalizio” o “dolce di Milano” o “dolce di Verona” invece di “pandoro” o “panettone” comporta l’impiego di ingredienti diversi rispetto a quelli della ricetta classica);
Verificare, qualora sia possibile, lo stato di lievitazione del panettone (quando la lievitazione è ottimale la curvatura del dolce parte dalla fine del pirottino);
Qualora l’acquisto avvenga a distanza (via telefono, via internet, ecc.), è opportuno controllare che le informazioni obbligatorie in etichetta siano disponibili prima della conclusione della transazione.
Nel caso del panettone la presenza di canditi e uvette in superficie è quasi sempre sinonimo di un impasto interno ricco. Al taglio il dolce deve presentare alveoli (cioè i tipici fori) grandi e irregolari, che indicano una buona lievitazione.
Il pandoro deve avere un colore dorato e uniforme e non deve risultare unto all’esterno ma perfettamente asciutto.
Una volta acquistato, per testare la qualità della propria scelta, è opportuno valutare il profumo del panettone e osservarne l’alveolatura: quanto più è disomogenea, tanto più la lievitazione e la scelta delle farine sono ottimali (nel pandoro si ha invece un’alveolatura più fine e compatta).

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