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GUBBIO - Si è conclusa domenica scorsa, 28 giugno, con il concerto “Festa al Castello” del gruppo Corte Antica, presso la chiesa di San Pietro in località Badia Val di Rasina nel Comune di Gualdo Tadino, la terza edizione del GAM – Gubbio Arte Medievale, musica, danza, teatro e poesia dell’Evo Medio. « Siamo soddisfatti di come l’interesse per questo appuntamento si sia radicato nei gusti del pubblico - commenta l’assessore Renzo Menichetti -. Tutti i concerti hanno avuto grande successo e gli spettatori, sempre numerosi, hanno partecipato con attenzione e interesse alle diverse proposte musicali offerte. Grande apprezzamento si è avuto per lo spettacolo di danza e contorsionismo “Hulan” dello State Morin Khuur – Mongolian National Circus che si è svolto sabato scorso in Piazza S. Giovanni a Gubbio, nel quale è stata presentata la visione al femminile della cultura, della musica e della spiritualità della Mongolia. Il Festival è stata un’occasione importante di promozione turistica per Gubbio e per tutto il comprensorio, in particolar modo per promuovere il turismo rurale, i prodotti enogastronomici del territorio, e nuovi itinerari alla scoperta di luoghi non usualmente visitati, sia da turisti che da residenti ». Sulla rilevanza del Gam, interviene con una nota il sindaco Orfeo Goracci: «Questi risultati di presenze e di gradimento da parte del pubblico, sono la risposta inequivocabile a quanto è avvenuto pochi giorni fa in Consiglio Comunale, quando la discussione ha portato alcuni consiglieri a gettare tutto il fango possibile (e di peggio) sulla gestione della politica culturale della città, con attacchi “slabbrati” all’assessore Renzo Menichetti, reo di essere il protagonista di tutte le nefandezze di questa città e di ben altro. Questo modo, un po’ stantio per la verità, è ancora una volta la testimonianza che chi non ha niente da dire e da proporre, e si butta sull’invettiva e sulle accuse strumentali, non riuscendo a leggere la cosa più ovvia, banale e scontata: mentre certe iniziative sono seguite e APPREZZATE da centinaia e centinaia di concittadini e visitatori entusiasti (come i numerosi presenti al concerto del Trasimeno Festival che, chissà perché ?, ha scelto Gubbio per una delle sue serate più importanti), agli isterici della politica, che non riescono ad essere nemmeno radical-chic, non resta che constatare la loro estraneità a Gubbio e la loro distanza siderale dall’eugubinità. Questo non ci fa piacere, perché noi apprezziamo tutte le iniziative culturali e d’altro genere che in questa città si propongono. Se più d’uno imparasse o si sforzasse di stare con i piedi per terra forse sarebbe meglio per tutti. » Condividi