Ridatemi Nicolò Carosio. L'italia pallonara specchio dell'Italietta moderna
Dicono che quando invecchi inizi a vivere di ricordi e poco apprezzi il reale, fino a non comprenderne i cambiamenti e i nuovi meriti.
Sarà che invecchio ma a pensare che un tempo avevamo per il mondo pallonaro, tele e radiocronisti come Nicolò Carosi, Nando Martellini, Bruno Pizzul, Beppe Viola, Ciotti, Ameri ed altri ancora... se penso a cosa erano le domeniche con Tutto il calcio minuto per minuto...
Quella TV e quella radio ero lo specchio dell'Italia che passava, come un'altalena, dal boom economico all'austeity, dal terrorismo alle feste ballerecce in casa, dai pantaloni a zampa d'elefante alla contestazione giovanile, alla Vespa che cambiava il mondo di noi giovani di allora.
Quelle voci accompagnavano la vita, la storia che cambiava, i modelli di auto, le domeniche, i mercoledi di Coppa dei Campioni. Erano la presenza che diventava battutaq, chiacchiere, polemica.
Ora mi ritrovo, in una domenica uggiosa a passare per caso davanti la tv lasciata accesa e ascoltare dal lontano deserto un tale Adani, eletto, dalla vulgata pallonara, come miglior commentatore e cronista... mi fa venire non solo i brividi ma anche tre linee di febbre. Abbiamo sbagliato qualcosa nella nostra evoluzione, sicuramente. Ad ascoltarlo nel vociare urlato e miravigliato ti fa chiedere: ma chi ce lo ha messo? Gli strateghi del trash, ovviamente, quelli che distruggono tutto e appiattiscono tutto. I modelli devono essere di basso profilo, meglio piatti e volgari, trucidi e senza trippe pretese, perchè il mondo deve adeguarsi e finire con il somigliare a quei modelli che la TV impone.
Tachipirina e visione completa di Italia Germani 4a3 in cronaca e formato originale bianco e nero e domani mattina sarò guarito.

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