Capanna: 'situazione non paragonabile al '68 ma analoga ansia cambiamento"
"Contrasto l'idea secondo la quale i giovani di oggi sono tutti abulici, scansafatiche, consumisti: giovani così ci sono in ogni generazione, anche ai tempi del '68. Il grosso dei ragazzi e delle ragazze, però, è inquieto, cerca di impegnarsi. Ad esempio, soprattutto, sulla questione fondamentale dei mutamenti climatici. Si vede riaffiorare oggi un positivo clima di ricerca di aggregazione, vuoi con l'occupazione delle scuole, vuoi con il lavoro nel volontariato. Ovviamente la situazione attuale non è paragonabile a quella del '68 per le radicali diversità di contesto nazionale e internazionale, però in forme nuove vi è una analoga ansia di ricerca di rinnovamento, di cambiamento". A parlare all'Adnkronos Mario Capanna, fra i principali leader del movimento giovanile del Sessantotto, nonché segretario e coordinatore di Democrazia Proletaria.
"Il fatto negativo è che a questa ansia di rinnovamento si risponde con il decreto anti rave - spiega - che non solo è chiaramente incostituzionale ma nella sua pericolosa genericità può consentire l'arbitrio a qualsiasi autorità di polizia di allargare il divieto a qualsiasi forma di manifestazione, dall'occupazione delle scuole a uno sciopero sindacale o di altra natura. Questo è un provvedimento di natura liberticida che è addirittura più indietro del codice fascista di Rocco che non prevedeva limiti di questa natura".
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