di Alfonso Gianni.

Qualcuno forse ricorderà che la Meloni, parlando nella discussione sulla fiducia in Parlamento, aveva pochi giorni fa invitato - in modo paternalistico visto che lei ama il linguaggio al maschile - i giovani che manifesteranno contro il suo governo di farlo da persone libere. Il decreto 162 varato il 31 ottobre dal suo governo è l'esatto contrario. Con la scusa di prevenire i Rave Party, viene colpita la libertà di manifestazione (art.5) in aperta contraddizione con quanto scritto nell'articolo 17 della nostra Costituzione che tutela la libertà di riunione pacifica e senza armi. Il decreto Meloni crea una nuova fattispecie di reato introducendo nel codice penale un nuovo articolo 434-bis che punisce chi, in numero superiore a cinquanta, si rende responsabile della "invasione" di terreni o edifici per raduni considerati pericolosi per l'ordine pubblico. Occupazioni e manifestazioni sono quindi avvisate. Ma questo non fermerà l'opposizione nei confronti di questo governo che fin dai suoi primi atti calpesta la Costituzione su sulla quale i suoi ministri - tutti scelti per "merito", come si sa... - hanno da poche ore giurato.

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