ROMA - Si apre per il Partito democratico da domani fino a lunedì prossimo una settimana cruciale per la corsa alla leadership. Si tratta di un vero e proprio percorso di guerra con i due candidati Pierluigi Bersani e Dario Franceschini che illustreranno i loro programmi, Sergio Chiamparino che deciderà se scendere in lizza aprendo un terzo fronte, mentre Walter Veltroni, Franco Marini e Francesco Rutelli diranno la loro su leadership e programmi. In attesa che il sindaco di Torino sciolga la riserva in settimana, come ha promesso in un'intervista a Repubblica, dove ha precisato che "se deciderà non sarà una candidatura tattica", si comincia con Bersani che martedì inaugura la sede del suo comitato elettorale a piazza Santi Apostoli. I locali sono proprio nel palazzo che è stato il quartier generale di Romano Prodi, dell' Ulivo prima e dell' Unione dopo. Un luogo simbolico che indica già qual è l'idea delle alleanze per Bersani, che più volte ha ricordato la stagione vincente dell' Ulivo. Stagione che è salutata con favore dal prodiano Arturo Parisi. Piazza Santi Apostoli tornerà quindi a rivivere, e l'auspicio di Parisi è che torni ad essere il crocevia della politica del centrosinistra. Non è un caso che oggi Parisi abbia diffuso una nota dove annuncia che in contemporanea con l' insediamento del comitato elettorale di Bersani, riaprirà la sede dei Democratici, (il partito fondato anni fa con Prodi e che ha come simbolo l'Asinello scalciante) "per dare un contributo affinché nel centrosinistra si apra una nuova stagione". Il giorno dopo, il primo luglio, al teatro Ambra Jovinelli Bersani presenterà il suo programma mentre giovedì 2 luglio, al cinema Capranica Walter Veltroni tornerà in pista per ricordare l'anniversario del discorso che tenne due anni fa al Lingotto. Una iniziativa che viene considerata a favore di Franceschini anche se Veltroni, in una recente intervista a Repubblica, ha precisato che non intende sponsorizzare un candidato in particolare e vuol evitare, "per il bene del Pd", l'ennesimo duello con Massimo D'Alema che appoggia, fin dalla prima, ora Bersani . Sempre tra giovedì e venerdì a Norcia gli ex popolari, capeggiati da Franco Marini, terranno un convegno di sostegno a Dario Franceschini, a cui prenderanno parte Fioroni, Soro e Castagnetti e una serie di segretari regionali. Scenderà in campo anche Francesco Rutelli che riunirà tra venerdì e sabato, a Roma, a via Alibert nella sede di Romaeventi i "liberi democratici", che sarebbe il nuovo nome dei riformisti "coraggiosi". Si parla di un possibile lancio della candidatura di Linda Lanzillotta mentre non si spengono i boatos in ambienti parlamentari su una possibile uscita dal Pd da parte dell'ex leader della Margherita. Chiude la sette giorni di appuntamenti Dario Franceschini che lunedì 6 luglio presenterà il suo programma. Mentre i contendenti in campo affilano le armi, con uno sguardo rivolto verso Torino, continuano le dichiarazioni contrapposte di appoggio. Il capogruppo del Pd alla Camera Antonello Soro spiega che sta con Franceschini perché "non è ostaggio del passato" e la dalemiana Livia Turco spiega che preferisce Bersani perché vuol "ripartire dall' Ulivo per un nuovo centrosinistra". Intanto Mario Adinolfi, dal suo blog, avverte che alla corsa alla segreteria partecipa anche lui per cui "i candidati sono già tre". Condividi