Il molino e pastificio Ponte, situato sulla sponda destra del Tevere, nel quartiere Pontevecchio, fu costruito dai Bonaca nel 1875. A partire dai primi del '900 il pastificio Ponte aveva ampliato la sua notorietà ed il marchio omonimo della pasta era diventato noto a livello nazionale. La struttura, nel corso degli anni, ha subito quattro incendi, l'ultimo dei quali, nel 1990, l'aveva distrutta quasi del tutto. Da allora il pastificio ha dismesso la sua tradizionale produzione. Nel 1992 la proprietà dell'area era passata alla Agnesi Spa e nel 1999 al gruppo Colussi. Sabato prossimo lo stabilimento sarà demolito per dare spazio ad un'area destinata ad un polo per attività artigianali, un centro direzionale e spazi dedicati ad attività socio-culturali, sportive e ricreative legate al parco pubblico fluviale del Tevere. In particolare, il progetto urbanistico dell'area, circa 38 mila metri quadri, darà massima importanza alla viabilità. Infatti propone uno svincolo rotatorio sulla via Manzoni e una nuova strada tangente al parco fluviale che si allaccia sulla rotatoria esistente del Ponte Vecchio. L'attuale area industriale dell'ex pastificio sarà trasformata in un ampio parco fluviale di circa 19 mila metri quadri e saranno realizzati due nuclei polifunzionali. Uno di questi ospiterà quattro torri residenziali e direzionali alte 43 metri, alla cui base saranno aperti dei negozi. Nell'altro spazio, sul lato di via Manzoni, sarà costruito un edificio destinato ad attività commerciali, uffici e parcheggi. Tutta la struttura sarà eretta con l'impiego delle più moderne tecnologia bioclimatiche e di risparmio energetico. Gli edifici saranno realizzati in classe ''A'' utilizzando materiali a basso impatto ambientale e impiegando fonti energetiche alternative quali impianti fotovoltaici, solari termici e pompe di calore che sfruttino l'acqua del fiume Tevere per riscaldare e rinfrescare gli ambienti. Nell'area verde saranno realizzate piste ciclabili e pedonali, fontane, sculture e parchi gioco. I due molini esistenti, risalenti al nono secolo, saranno restaurati e destinati ad attività socio-culturali, sportive e ricreative. Condividi