Europa per la Pace
In una recente intervista sulla guerra in Ucraina, Noam Chomsky ribadisce l’urgente necessità di porre fine a questa guerra e sottolinea il profondo fallimento dell’Unione Europea, incapace di porsi come “forza terza” indipendente dagli Stati Uniti.
[⚠️] I colloqui di pace in Ucraina “non andranno da nessuna parte” se gli Stati Uniti continueranno a rifiutarsi di aderire. “Dobbiamo trovare un modo per porre fine a questa guerra prima che si intensifichi, possibilmente fino alla totale devastazione dell’Ucraina e fino ad inimmaginabili e ulteriori catastrofi. “L’unico modo è un accordo negoziato. Piaccia o no, questo deve fornire una sorta di via di fuga per Putin, o accadrà il peggio. Non la vittoria, ma una via di fuga. Queste preoccupazioni devono essere al primo posto nelle nostre menti”.
L’affermazione di Zelensky del 7 marzo che l’adesione alla NATO non è un’opzione per l’Ucraina potrebbe essere un passo importante, dice Chomsky, perché “come si è capito da molto tempo, decenni in effetti, per l’Ucraina entrare a far parte della NATO sarebbe un po’ come se il Messico si unisse a un’alleanza militare guidata dalla Cina, ospitando manovre congiunte con l’esercito cinese e mantenendo armi puntate su Washington”. Insistere sul diritto sovrano del Messico a farlo sarebbe oltremodo stolto. “L’insistenza di Washington sul diritto sovrano dell’Ucraina di aderire alla NATO è ancora peggiore, poiché pone una barriera insormontabile alla risoluzione pacifica di una crisi che è già un crimine sconvolgente e che presto diventerà molto peggiore se non risolta mediante negoziati a cui Washington si rifiuta di aderire”.
Alla domanda sulle ragioni che spingono Usa ed europei ad esortare l’Ucraina a continuare a combattere, Chomsky risponde che “possiamo solo speculare sulle ragioni della totale concentrazione di Stati Uniti e Regno Unito su azioni bellicose e punitive e sul rifiuto di unirsi all’unico approccio ragionevole per porre fine alla tragedia. Forse si basano sulla speranza di un cambio di regime: se è così, è criminale oltre che sciocco. Criminale perché perpetua la guerra feroce e impedisce anche solo la speranza di porre fine agli orrori, sciocco perché è molto probabile che se Putin venisse rovesciato qualcuno anche peggio di lui prenderebbe il suo posto. Questo è stato un modello costante per molti anni dopo l’eliminazione della leadership nelle organizzazioni criminali”. E, nella migliore delle ipotesi, lascerebbe il problema dei negoziati dove si trova.
“Un’altra possibilità è che Washington sia soddisfatta di come stia procedendo il conflitto. Nella sua follia criminale, Putin ha fornito a Washington un enorme dono: stabilire fermamente il quadro atlantista per l’Europa, gestito dagli Stati Uniti, ed eliminare l’opzione di una “casa comune europea” indipendente”. “E forse – aggiunge - chi fa i piani a Washington non vede alcun motivo per agire andando a cambiare ciò che è in corso”.
L’effetto principale del riarmo europeo sarà “un’imposizione più ferma del modello atlantista basato sulla NATO e gestito dagli Stati Uniti e, ancora una volta, la riduzione dei ripetuti sforzi per creare un sistema europeo indipendente dagli Stati Uniti, una “forza terza” negli affari globali, come veniva talvolta chiamata. Questa è stata una questione fondamentale dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Putin per il momento ha regalato a Washington il suo sogno nel cassetto: un’Europa così sottomessa che un’università italiana ha cercato di vietare una serie di conferenze su Dostoevskij, per fare solo uno dei tanti esempi eclatanti di quanto gli europei si stiano rendendo ridicoli”.
E, una volta staccata dall’Europa, “sembra probabile che la Russia si sposti ulteriormente nell’orbita della Cina, diventando una fonte di materie prime cleptocratica ancor più in declino di quanto non lo sia attualmente”.
L’invasione dell’Ucraina complica anche la lotta urgente contro la crisi climatica. “È stata davvero un duro colpo per queste prospettive. Sta a noi decidere se si tratti di un colpo mortale o meno”. “Nel bel mezzo della crisi ucraina, l’IPCC ha pubblicato il suo rapporto del 2022, di gran lunga l’avvertimento più terribile che abbia mai prodotto. La relazione ha chiarito che dobbiamo immediatamente adottare misure ferme, senza alcun indugio, per ridurre l’uso di combustibili fossili e passare alle energie rinnovabili. Gli avvertimenti hanno ricevuto scarsa attenzione, e poi la nostra strana specie è tornata a destinare le materie scarseggianti alla distruzione e ad aumentare rapidamente il loro avvelenamento dell’atmosfera, mentre bloccava gli sforzi per districarsi dal suo percorso suicida. L’industria dei combustibili fossili non riesce a nascondere la sua gioia per le nuove opportunità che l’invasione ha fornito per accelerare la distruzione della vita sulla terra. Negli Stati Uniti, il partito negazionista, che ha bloccato con successo gli sforzi limitati di Biden per affrontare la crisi esistenziale, tornerà probabilmente presto al potere, in modo che possa riprendere la dedizione dell’amministrazione Trump a distruggere tutto nel modo più rapido ed efficace possibile. Queste parole potrebbero suonare dure, ma in verità non lo sono abbastanza. Il gioco non è finito. C’è ancora tempo per un’inversione radicale di rotta. Se ne intuiscono i modi. Se c’è la volontà, è possibile evitare la catastrofe e virare verso un mondo molto migliore”.
Fonte: agenzia PRESSENZA
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