di Claudio Grassi.

Tre riflessioni:
1)ENRICO LETTA NON NE IMBROCCA UNA:
Siamo al paradosso. Il segretario del Pd denuncia il fatto che, in conseguenza di questa legge elettorale, il Rosatellum, sarebbe a rischio, nel nostro Paese, la democrazia. Il ragionamento non solo non funziona, ma detto dal segretario del Pd è incredibile. Per due motivi:
A)Questa penosa legge elettorale è stata proposta e votata da un autorevole esponente del Pd, Ettore Rosato.
B)La coalizione di destra è data per vincente da tutti i sondaggi per un semplice motivo: Letta, ancor prima che iniziasse la campagna elettorale, ha escluso il M5S, decidendo lui stesso la vittoria della destra a tavolino.
Quindi se la destra vince l’artefice principale è il segretario del Pd che non ha fatto nulla per creare una coalizione in grado di competere.
2)LA SINISTRA SI PRESENTA PER L’ENNESIMA VOLTA DIVISA, MA…
La scelta di Sinistra Italiana/Verdi di allearsi con il Pd - motivata con la necessità di battere le destre - non ha senso. Non ha mai avuto una base sensata visto che la coalizione costruita dal Pd partiva dall’esclusione dei 5S. Non parliamone più. Punto a capo. Speriamo che Sinistra Italiana superi lo sbarramento e che i bravi compagne e compagni che sono candidati entrino in Parlamento. Punto. Però… Però… qualcosa si muove. Unione Popolare, a dispetto di una legge infame, ha raccolto 50.000 firme in pieno agosto ed è presente in tutte le regioni. Domani sarà a Roma Melenchon e parteciparà ad una iniziativa con De Magistris, opportunamente organizzata davanti ad una base NATO. Mi sembra una iniziativa interessante. Parteciperò.
3)GIUSEPPE CONTE STA RACCOGLIENDO IL GROSSO DEL MALCONTENTO A SINISTRA
Penso che capiti anche a voi: tanti amici, conoscenti, parenti, che abitualmente votavano a sinistra, oggi dicono: “Votiamo Conte”. Perché avviene? La risposta mi sembra semplice. Il ragionamento è questo: il Pd è invotabile (la posizione appiattita su Draghi e sulla guerra ha accentuato questa propensione) e le altre proposte a sinistra sono, ancora una volta, divise e frantumate. Inoltre le critiche avanzate da Conte al governo Draghi su alcune scelte economiche e sulla guerra in Ucraina sono state apprezzate. Quindi il voto a Conte è percepito come il voto più a sinistra in grado di avere una certa consistenza.
Da queste tre brevi riflessioni discende che è auspicabile che Conte abbia un buon risultato e che Unione Popolare e Sinistra Italiana superino lo sbarramento. Se ciò avviene, subito dopo, si deve fare ciò che non è stato fatto in campagna elettorale: una coalizione ampia di sinistra. La presenza di Melenchon domani in Italia dovrebbe indurci a questo. Lavoriamoci e - se posso permettermi - evitiamo di attaccarci reciprocamente. Non serve oggi, men che meno servirà domani.

 

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