PERUGIA - ''I Comuni continuano a praticare tasse e tariffe che hanno un livello incompatibile con le difficolta' che oggi vive il settore turistico''. E' quanto sottolinea, rivolgendosi ai sindaci umbri, Vincenzo Bianconi, confermato per i prossimi 3 anni, all'esito dell'assemblea, Presidente di Federalberghi Perugia, l'organizzazione piu' rappresentativa per il settore ricettivo, aderente a Confcommercio.
''Cogliamo l'occasione delle recenti amministrative - ha detto Bianconi - per invitare anche i nuovi sindaci a intervenire con decisione in favore del settore ricettivo. La Tarsu, ad esempio, deve essere ripensata. I Comuni pagano lo smaltimento dei rifiuti a peso, mentre gli alberghi lo pagano ai Comuni al metro quadro su tutta la loro superficie, 6 volte circa in piu' di quello che paga una civile abitazione. Puo' andare bene per le aree ristorante e le cucine, ma non certo per camere, corridoi, sale TV, sale congressi, hall, che oltre a non produrre rifiuti sono occupati il 25% l'anno, vale a dire appena 91 giorni su 365".
"Anche la tariffa sull'acqua - ha rimarcato il presidente - e' pesantissima. Noi stiamo cercando di abbassare le nostre tariffe al limite, nella speranza di portare turisti, visto che si e' abbassata la loro spesa media, ma non possiamo sostenere gli stessi costi: questa tariffa va ridimensionata. Nel semestre invernale, inoltre, l'Ici dovrebbe essere ridotta del 50%, se non si vogliono spingere le aziende turistico-ricettive a chiudere da novembre ad aprile. Pure le tariffe per l'occupazione di suolo pubblico, infine, dovrebbero essere riviste, collegandole alla stagionalita' ed ai flussi, ora piu' che mai''.
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