PUNTARE SULLA PACE, SOSTIENE PABLO IGLESIAS
di Alfonso Gianni
In una bella intervista sul Manifesto di oggi 20 luglio, l’esponente storico di Podemos tra le altre cose risponde sul caso italiano: “In Italia c’è ancora politica, anche se purtroppo non c’è una presenza di una sinistra parlamentare come a molti di noi piacerebbe… Bisogna puntare sul pacifismo. Non un pacifismo ingenuo e non solo come posizione morale, Ma come difesa dell’autonomia europea contro gli interessi degli Usa e della Nato. Questa sarà la chiave del dibattito dei prossimi mesi”. Infatti la guerra russo-ucraina e la partecipazione della Ue e del nostro paese con la fornitura di armi costituisce la nuova linea di demarcazione tra una sinistra d’alternativa e la destra nelle sue varie accezioni. Basta avere ascoltato il discorso di Draghi al Senato per rendersene conto. Nel frattempo so che da più parti si comincia a ragionare sulla costruzione di un partito della pace. Certo il pacifismo concreto non basta, bisogna tenere presente le conseguenze economiche e sociali per i ceti più deboli. Nonché ambientali. Ma perché non partiamo da qui? Ne facciamo una leva per unire una sinistra d’alternativa in grado eventualmente anche di reggere il prossimo scontro elettorale senza cadere negli antichi prefissi telefonici? Non faccio nomi, perché ogni elenco è un’esclusione. Ma se tutti quelli che ci stanno pensando, mettendo da parte storie e appartenenze, provassero a costruire una forza unitaria a partire da questi temi, forse si riuscirebbe a fornire un’alternativa all’attuale miserabile quadro politico che abbiamo di fronte.

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