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TRESTINA - Ieri, nello stabilimento della Mella Srl (ex Tat), azienda tabacchicola di Trestina, il titolare Guido Mella, in occasione dell'assemblea sindacale indetta dai sindacati di categoria, ha affisso all'ingresso della fabbrica un cartello con su scritto “Tutti i dipendenti non iscritti al sindacato sono pregati di non lasciare o prendere (probabilmente si voleva scrivere 'perdere', ndr) la propria postazione di lavoro” [foto in allegato]. La Flai-Cgil dell'Umbria ha immediatamente denunciato alla magistratura competente il signor Mella per comportamento antisindacale ex articolo 28 legge 300 (Statuto dei lavoratori). In seguito a questo episodio il segretario generale della Flai-Cgil dell'Umbria, Vincenzo Sgalla ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sembra di essere tornati ai tempi di Di Vittorio, quando i padroni come Mella ai sindacalisti rispondevano: 'mondo è e mondo sarà'. Questo padrone, che si vanta di essere grande amico del ministro Zaia, dimostra ancora una volta quale è nella sua testa il modello di società da favorire, che poi è quello che va per la maggiore nel Nord della Lega e di Berlusconi. Un modello, cioè, in cui conta solo arrivare primi, conta solo il profitto. E per ottenerlo questo profitto si può fare di tutto, calpestare i diritti dei più deboli, dei lavoratori, oppure prostrarsi al politico di turno, anche se di sinistra, come abbiamo visto accadere nella recente campagna elettorale, in cui Mella ha fermato la fabbrica per accogliere due esponenti di centrosinistra e invitare i suoi dipendenti a votare per loro. Servizievole con i potenti e padrone con i deboli, questo è il modello di Mella. Da parte nostra ci batteremo con tutte le forze per difendere quei valori di solidarietà e rispetto della dignità e dei diritti del lavoro che da sempre caratterizzano la nostra cultura, tornando, se ce ne sarà bisogno, alle radici dell'azione sindacale, alla Cgil di Di Vittorio”. Condividi